lunedì 26 gennaio 2009

I soldi pubblici e noi.


Una volta qualcuno mi chiese da dove il Comune prendesse i soldi per le opere pubbliche e i servizi. Allora non capì cosa quell'uomo dall'apparenza umile ma dal grande acume cosa volesse realmente intendere. Gli risposi: "dalle nostre tasse". E lui:"haa ra' tasca mia..mo capisco..."
Seppi solo dopo che l'ometto aveva avuto a che ridire sulla qualità del lavoro fatto su un certo cantiere da una certa ditta e da un certo tecnico che non solo gli aveva detto di farsi gli affari suoi, si trattava di un'opera pubblica, ma di dar fastidio e di intralciare il lavoro. Anzi lo cacciò dal cantiere, e all'insistenze dell'altro, che si sarebbe lamentanto anche con chi di dovere, gli rispose che era solo un fissato.
Oggi rivedendo la qualità delle opere realizzate negli ultimi anni a Capaccio e quella dei servizi erogati non posso non chiedermi quanta saggezza ci fosse in quella semplice constatazione fatta dal mio interlocutore di tanto tempo fa.
A volte ha l'impressione che le opere pubbliche più che occasioni di sviluppo e di miglioramento della qualità della vità per i miei concittadini siano solo occasioni di spesa e di guadagno.....
Non parlerò delle strade milionarie fatte male, ne di altre opere pubbliche. Non parlerò neanche del Comune di Capaccio, ma di un altro ente a noi molto vicino: il Consorzio di Bonifica.
Una recente notizia (la Città del 22 gennaio 2009) è quella che arriveranno a Capaccio 9,8 milioni di euro dalla Regione, nell’ambito del Por Campania 2000-2006, all'ente consortile.
Le risorse saranno utilizzate per la realizzazione di tre opere. In particolare, i fondi consentiranno di effettuare il completamento dei diversi reparti irrigui di Albanella; la ristrutturazione e l’ammodernamento della rete irrigua di Altavilla Silentina nelle localitá Olivella, Cerrelli e Campolongo (secondo stralcio); il potenziamento dell’impianto fotovoltaico in localitá Tempa San Paolo di Capaccio.
Ma proprio questo ultimo intervento mi da da pensare.
Infatti, il Consorzio di Bonifica ha un importante impianto di sollevamento delle acque per irrigazione dei campi proprio in località Tempa San Paolo. Esso è composto da 8 elettropompe che sollevano l'acqua e la portano in una vasca in località Scigliati di 45.000 mc. L'alimentazione viene effettuata dall'Enel con un consumo annuo di c.ca 1 milione di euro. Nel 2000 la struttura del Consorzio, guidata dal compianto ing. arpino, progetto ed ottenne il finanziamento per una centrale fotovoltaica, primo esempio di grande impianto del genere in Italia meridionale. la centrale è infatti composta da 2171 moduli fotovoltaici, per una superficie attiva di 2.442 mq, costruiti sulla Vasca "Tempa San Paolo".
Però la struttura negli ultimi due anni è stata oggetto di danni e furti (l'impianto è ben recintato e monitorato da un sofisticato sistema di video sorveglianza). Sono stati rubati circa 600 moduli inchiodati e incastonati tra loro e nessuno si è accorto di nulla, tecnici, addetti, guardie giurate, addetti alla centrale, finanche la vigilanza notturna.
La cosa diventa paradossale se pensiamo che l'attuale debito del Consorzio con l'Enel è di ben 5.000.000 di euro.
Lascio a voi lettori ogni considerazione.

Neromalpelo

(Nella foto l'impianto fotovoltaico di Tempa San Paolo)

1 commento:

  1. Nero, come sempre centri l'obiettivo.
    Una curiosità ma l'ometto di cui parli non è che sia qualcuno che conosco anche io? Forse qualcuno che per il suo continuo vigilare fu detto bonariamente "M. il tuttologo"?
    Se è lui fu un amabile e meraviglioso rompiscatole. Ricordo le numerose petizioni..un grande con un grande senso civico e della comunità.

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