venerdì 9 gennaio 2009

Via Giustizia, percorso ad ostacoli

Rassegna stampa:
da "la Città di Salerno" — 03 gennaio 2009 pagina 21 sezione: NAZIONALE


• Capaccio. Muretti costruiti e poi abbattuti, guardrail in legno prima collocati e successivamente rimossi su richiesta della Soprintendenza, buche e avvallamenti che rendono il transito dei veicoli difficile e pericoloso. Non c’è pace per la nuova strada che da via Principe di Piemonte arriva fino alla torre 20 in prossimitá della muraglia dell’antica cittá di Poseidonia, in queste ore ribattezzata "Viale delle buche", come recita un cartello apparso di recente proprio ai bordi della strada, messo da qualche automobilista inviperito. Le buche di cui è costellata la strada rappresentano, insomma, l’ultimo paradosso in una via nuova di zecca. E, come se non bastassero i tanti cambiamenti in corso d’opera, il Comune starebbe maturando una nuova ipotesi, con la collocazione di un asfalto colorato per rendere via Giustizia praticabile.

La decisione farebbe seguito ai risultati poco soddisfacenti ottenuti con la pavimentazione "ecologica" bianca utilizzata per la costruzione della nuova strada che, sin da subito, ha suscitato un vespaio di polemiche.
Il paradosso è che l’opera è stata realizzata al fine di reggere le fondamenta della strada, eliminare l’asfalto per realizzare un percorso pedonale e ciclabile ed allontanare la strada dalle mura.
«Il rischio è che il livello della strada anche con la collocazione dell’asfalto, scenderá - attacca l’ex consigliere comunale Maurizio Paolillo - , e il problema non sará risolto in modo definitivo se non sará effettuato il rifacimento del fondo. Tutto quello che noi, comuni cittadini, avevamo previsto, si è verificato nonostante le smentite dei tecnici e dei politici comunali».
Paolillo lancia un appello all’amministrazione comunale di Capaccio e aggiunge: «Almeno ora ascoltateci prima di fare altri errori e fin quando non trovate una soluzione, chiudete quella strada: è pericolosissima».
Effettivamente la strada è caratterizzata da numerosissime buche e avvallamenti che la rendono intransitabile anche per chi la percorre con un fuoristrada.
Molti turisti in visita ai templi di Paestum in questi giorni di festa, hanno contestato le cattive condizioni del manto stradale: qualcuno ha anche chiesto quando il Comune avrebbe terminato i lavori, non avendo capito che si tratta di una strada giá ultimata ed aperta al traffico.
Un ulteriore aspetto da non sottovalutare è quello legato ai possibili ricorsi da parte delle ditte che non hanno potuto partecipare alla gara d’appalto.
«Quella dei ricorsi - evidenzia Paolillo - è un’ipotesi tutt’altro che remota. Da quanto ho appreso in questi giorni, i titolari delle ditte che si occupano della collocazione dell’asfalto starebbero valutando l’ipotesi di presentare un ricorso, considerato che ora il Comune avrebbe deciso di procedere con la collocazione di un manto di asfalto colorato».
«Le ditte infatti - conclude Paolillo - non hanno potuto partecipare al bando in quanto si richiedeva la collocazione di una pavimentazione "ecologica" bianca. Alla fine però si è giunti lo stesso alla conclusione di dover mettere l’asfalto. Considerato che si tratta di un bando di cinque milioni di euro, credo che si faranno sentire con una denuncia in quanto potrebbero sentirsi ingiustamente estromesse dal bando».
I templi, via Giustizia e la stazione ferroviaria di Paestum sono state recentemente anche oggetto di un reportage andato in onda su La7.
Il servizio è stato curato dalla giornalista Silvia Resta che si è soffermata soprattutto sullo stato di abbandono dello scalo ferroviario di Paestum, porta di accesso alla cittá antica e sulle polemiche su via Giustizia. Dissensi e contestazioni sulla nuova strada sono stati sollevate anche dal circolo di Alleanza nazionale, dal circolo di Legambiente e dal comitato "Stazionati".

Angela Sabetta

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