venerdì 11 luglio 2008

Le ragioni dei cittadini

Sunto degli interventi, proposte ed osservazioni fatte dai cittadini di Santa Venere nel pre-consiglio pubblico del 10 luglio.



  1. Postazione bagnini Licinella Torre. La cittadinanza lamenta la insufficienza delle misure di sicurezza prese dal comune. Lamenta la mancate presenza del personale di salvataggio sulle spiagge libere da Torre a Licinella. In particolar modo chiama in causa l’amministrazione comunale per l’annegamento di un bagnante avvenuto qualche giorno addietro. Il personale di salvataggio era a circa 500 metri dal luogo della tragedia. Quando invocato, l’addetto è subito corso ma per fare 500 metri di spiaggia ci vuole tempo e quando è arrivato il poveretto aveva anche lui bisogno di aiuto. Ciò sta ad avvalorare la richiesta di chiarimenti già espressa in sede di seduta della commissione controllo e garanzia quando in proposito lamentai la mancanza di capitolato e disciplinare tecnico per l’appalto del servizio. In particolare chiesi la logica degli insediamenti, la qualifica del personale, i mezzi a disposizione dello stesso per l’espletamento efficiente del servizio in piena sicurezza.
  2. Spiaggia libera sporca. Un turista lamenta la mancata pulizia quotidiana della spiaggia libera. Difatti si è organizzato in proprio e porta i rifiuti alla struttura ricettiva non dotata di infrastruttura a mare.
  3. Si lamenta il mancato ripristino delle strisce pedonali davanti il bar Magna Grecia. Addirittura a delle osservazioni mosse da un cittadino, risulti che un responsabile dell’esecutivo sia intervenuto presso i vigili, per quanto concerne la sosta selvaggia di alcuni automobilisti e la pericolosità che questo modo di parcheggiare rappresentava e rappresenta, affinché questi si astenessero dall’intervenire e di chiudere benevolmente un occhio. Il problema sicurezza attiva e passiva ancorché accennato vagamente non ha avuto il dovuto spazio nella bozza di lavoro preliminare del PUC.
  4. E’ stato suggerito di integrare il lavoro progettuale del PUC con la proposta di inserire in esso la previsione di un arredo urbano per ogni contrada.
  5. Alla via Saturno si lamenta l’esistenza di un tombino, direttamente collegato alla rete fognaria che emana odori nauseabondi. Occorre intervenire con la sifonatura del manufatto.
  6. Un migliore utilizzo della pineta. Occorre che il polmone di verde sia vissuto e non lasciato al degrado. Occorre studiare e prevedere delle forme di utilizzo che ne garantiscano la valorizazione ed il tornaconto economico appunto mediante la sua rivitalizzazione (piste ciclabili, aree pic-nic, percorsi per passeggiate.
  7. Piano luce. Molte contrade sono al buio. Non godono di illuminazione adeguata. Occorre che sia rivisitato l’intero impianto di pubblica illuminazione del territorio. Sarebbe il caso di studiare un sistema che garantisca nei pressi di ciascuna abitazione una luce sufficiente nelle ore notturne per la sicurezza del manufatto ed in generale delle persone che vi abitano e vi transitano. Qualche cittadino ha evidenziato il fatto che negli anni ’40 lungo la strada che dalla città antica porta a mare, esisteva l’illuminazione pubblica ( i famosi pali, con piatto in ferro smaltato nero e bianco e la lampadina). Nel 2008 siamo privi idi illuminazione e la strada è diventata estremamente pericolosa per i perdoni nelle ore notturne. In proposito non sono poche le tragedie vissute. Occorre in proposito un deciso intervento verso la Soprintendenza affinché rimuova gli ostacoli e proponga soluzioni per la messa in sicurezza della zona, suggerendo accorgimenti tecnici compatibili con la conservazione e valorizzazione delle vestigia.
  8. E’ stato riproposto il recupero alla collettività della sorgente della Lupata.
  9. Per quanto concerne il PUC in generale è stato espresso un concetto di massima che prevede:
  • La riqualificazione pertinente (particolare) di ogni singola realtà territoriale, mediante interventi appropriati ( es. gli interventi di Licinella possono essere dannosi per Gramola);
  • Realizzazioni di strutture ricettive ove effettivamente servono rapportate oltre che alla necessità e potenzialità di ricezione anche e soprattutto alla sempre decrescente possibilità di spesa delle famiglie. Alberghi di lusso ma anche tante e tante strutture ricettive di livello più economico ( pensioni, alberghi a due, tre stelle, ostelli) che favoriscano il turismo di massa, nella considerazione e visuale che il nostro turismo deve identificarsi e fondersi sempre più con la cultura. La cultura che è un bene comune e garantito costituzionalmente a tutti. Noi dobbiamo attrezzarci e fare in modo che ciò avvenga e rimanga sempre monitorato.
  • Vi è troppo cemento. Occorre bloccare l’edificazione di nuove case quando queste non sono necessarie. ( Seconde case).
  • Il PUC deve interessarsi del piano energetico. L’energia è uno strumento vitale per il progresso socio-economico dei tempi moderni. La non competitività della nostra economia a livello internazionale è dovuta oltre al costo del lavoro ( eccessivo per quanto riguarda uno degli elementi fondanti del prezzo di vendita dei prodotti,modesto se rapportato al costo della vita) ed all’incidenza dei costi dell’energia consumata per la produzione dei beni. L’Italia è un paese che non produce energia. Uno dei vanti degli anni ’50 che faceva del nostro paese una nazione quasi autosufficiente per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, data la natura torrenziale dei nostri corsi d’acqua, nel tempo per scelte politiche e forse economiche hanno suggerito e portato alla dismissione di gran parte di delle centrali idroelettriche, sostituite le stesse con quelle a combustibile solido, liquido e gassoso, e scelto la via dell’importazione vista la crescente crescita della domanda. Fatalmente tale scelta ha portato, per leggi di mercato alla crescita dei costi ed ad un gap di produzione di energia di non facile e immediato ripianamento. L’attuale legislazione, oltre che ad un piano nazionale (vds. Ricorso al nucleare) sembra voglia premiare anche iniziative a carattere locale mediante l’incoraggiamento alla produzione “privata” di energia, come ad esempio il ricorso alle energie ecologicamente ed ambientalmente compatibili quali quelle cosiddette rinnovabili ( Energia solare col fotovoltaico, l’energia eolica, biomasse ecc.). Misure appropriate per ogni singola realtà ma che devono portare al comune denominatore che deve essere l’autosufficienza energetica , la conservazione del territorio, la salubrità dell’aria, la difesa di ogni forma di vita..

    IL gen. Giuseppe Troncone , per i consiglieri Giuseppe Mauro e Roberto Voza e i movimenti politici FI, AN, D.C. per le autonomie, Circolo delle Liberta "Capaccio-Paestum"

Nessun commento:

Posta un commento

Gli interventi sono moderati.
Sono graditi suggerimenti, critiche e osservazioni.
Gli interventi irrispettosi ed offensivi verrano moderati.