giovedì 26 febbraio 2009

La riforma Brunetta della pubblica amministrazione: tutte le novità ed i contenuti del provvedimento.

Finalmente è arrivata a compimento come ha detto il ministro Brunetta "...la prima riforma istituzionale del governo Berlusconi".
Il ministro della Funzione pubblica ha portato a termine l'impegno della riforma della pubblica amministrazione lungamente attesa dagfi italiani: "per la prima volta c’e’ una riforma che mette al centro 60 milioni di cittadini italiani, 60 milioni di clienti, considerati fino ad oggi sudditi e non utenti. Clienti che da oggi potranno giudicare, arrabbiarsi e la cui voce sara’ ascoltata e che avranno diritto a servizi di qualita’. Dall’autunno sara’ tutto in piena efficienza e in piena incrementazione. Poi giudicheranno i cittadini italiani se la loro vita sara’ cambiata o no".
Il 'ddl antifannulloni', e' quindi legge. Il ddl di delega al governo, approvato dal Senato il 13 novembre 2008 e modificato dalla Camera il 12 febbraio, e' passato senza modifiche, in terza lettura, con soli voti favorevoli della maggioranza. Certo non poche sono state le critiche di chi giustamente vedeva, alimentata da una campagna mediatica, passare il luogo comune del dipendente pubblico come "fannullone". Definizione, diciamo, ingiusta verso quella gran parte di lavoratori che con serietà esercitano le loro mansioni. Ed infatti dichiarazioni cpme quelle rilasciate dal ministro Brunetta a 'Panorama del Giorno' di Maurizio Belpietro su Canale 5, certamente hanno alimentato la querelle: Infatti a proposito dei dipendenti pubblici ha affermato: "Fino ad oggi lo stipendio e' stato assicurato, non hanno rischiato la disoccupazione , nessuno e' stato mai licenziato ne' rischiano la cassa integrazione come tanti centinaia di migliaia se non milioni di loro colleghi del settore privato. Adesso si tratta di definire i premi per quelli bravi, le punizioni per quelli non bravi''. Ed ha aggiunto: ''per chi e' un'azienda, in un ente eccedentario cioe' che non svolge piu' le proprie funzioni o si sposta da un'altra parte o se ne va a casa. Questo finora non succedeva. E tante altre cose di questo genere.
Ne dico una piccola ma sintomatica, se uno vuol diventare dirigente -sottolinea Brunetta- deve fare almeno sei mesi all'estero in un'organizzazione internazionale in maniera di parlare un po' le lingue e capire come funziona il mondo, finora i nostri dirigenti erano noti per essere afasici cioe' per non saper parlare spesso e non avere alcuna esperienza lavorativa all'estero''. Per il ministro ''se i dipendenti pubblici vorranno guadagnarsi lo stipendio e non vorranno come dire andare a casa dovranno essere bravi, ce ne sono tanti di bravi naturalmente, dovranno essere ancor piu' bravi visto che in qualche maniera si possono considerare dei privilegiati perche' in un momento come questo, ad esempio, non rischiano ne' posto di lavoro ne' la cassa integrazione, hanno lo stipendio assicurato, svolgono una funzione di alta qualita' perche' produrre cultura, sicurezza, giustizia sono cose importanti per un Paese non sono mica canzonette''. Ma a smorzare i toni ci pensa in una nota Gianni Baratta, Segretario confederale della Cisl:''l'approvazione da parte del Senato del disegno di legge Brunetta pone qualsiasi soggetto interessato alla materia in una posizione di non rinviabile scelta, ossia quella di partecipare al cambiamento''.

Ma lasciando i clamori ed i processi alle intenzioni è il momento invece di approfondire la sostanza del provvedimento che ha numerosi elementi positivi ed innovativi.

Giustamente il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, ha parlato di un provvedimento ''non perfetto ma perfettibile'', sottolineando la piena disponibilita' del governo a ''lavorare insieme al Parlamento nella redazione dei decreti legislativi''. Il provvedimento introduce un sistema di premialita' per i meritevoli e di sanzioni a carico di chi non rispetta gli standard di efficienza e prevede la creazione di una Authority di valutazione.

Questi i principali contenuti del ddl Brunetta, che oggi ha avuto il via libera definitivo con l’approvazione da parte del Senato, elencati in una nota del ministero della Funzione Pubblica.

- CONTRATTAZIONE COLLETTIVA E RIFORMA ARAN Nei decreti legislativi verranno precisati gli ambiti della disciplina del rapporto di lavoro pubblico riservati alla contrattazione collettiva e quelli riservati alla legge; saranno riordinate le procedure di contrattazione collettiva nazionale ed integrativa, in coerenza con il settore privato e nella salvaguardia delle specificità sussistenti nel settore pubblico; sarà riformata l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN), con particolare riguardo alle competenze, alla struttura ed agli organi; sarà semplificato il procedimento di contrattazione.

Inoltre, al fine di ridurre il ricorso a contratti di lavoro a termine, a consulenze e a collaborazioni, i decreti delegati dovranno contenere disposizioni dirette ad agevolare i processi di mobilità, anche volontaria, finalizzati a garantire lo svolgimento delle funzioni pubbliche di competenza da parte delle amministrazioni che presentino carenza di organico.

- CONCORSI: I vincitori delle procedure di progressione verticale dovranno permanere per almeno un quinquennio nella sede della prima destinazione e sara' considerato titolo preferenziale la permanenza nelle sedi carenti di organico.

- MERITO, INCENTIVI E PREMI: Saranno introdotti strumenti di valorizzazione del merito e metodi di incentivazione della produttivita' e della qualita' della prestazione lavorativa, secondo le modalita' attuative stabilite dalla contrattazione collettiva: E' prevista la destinazione di percentuali minime di risorse al merito e alla produttivita', previa misurazione secondo criteri oggettivi del contributo e del rendimento del singolo dipendente pubblico.


- RIFORMA DELLA DIRIGENZA PUBBLICA È previsto il divieto di corrispondere il trattamento economico accessorio nell’ipotesi di responsabilità del dirigente che abbia omesso di vigilare sulla effettiva produttività delle risorse umane assegnategli e sull’efficienza della struttura che dirige.
Saranno previsti concorsi per l’accesso alla prima fascia dirigenziale e saranno ridotti gli incarichi conferiti ai dirigenti non appartenenti ai ruoli e ai soggetti estranei alla pubblica amministrazione. Verrà favorita la mobilità nazionale e internazionale dei dirigenti.

- DIRIGENZA: Per il dirigente che omette di vigilare sulla effettiva produttivita' delle risorse umane e sull'efficienza della struttura che dirige scatta il divieto di corrispondere il trattamento economico accessorio. Saranno previsti concorsi per l'accesso alla prima fascia dirigenziale e saranno ridotti gli incarichi conferiti ai dirigenti non appartenenti ai ruoli e ai soggetti estranei alla pubblica amministrazione. Verra' favorita la mobilita' nazionale e internazionale dei dirigenti. La retribuzione dei dirigenti legata al risultato non dovra' essere inferiore al 30 per cento della retribuzione complessiva. Quest'ultima previsione non si applica alla dirigenza sanitaria. E' anche previsto che il conferimento dell'incarico dirigenziale generale ai vincitori di concorso e' subordinato a un periodo di formazione, non inferiore a sei mesi, presso uffici amministrativi di uno Stato dell'Unione europea o di un organismo comunitario o internazionale.

- SANZIONI: E' prevista la definizione della tipologia delle infrazioni piu' gravi che comportano la sanzione del licenziamento. Saranno poi razionalizzati i tempi di conclusione dei procedimenti disciplinari e introdotti meccanismi rigorosi per l'esercizio dei controlli medici durante il periodo di assenza per malattia del dipendente. Al fine di favorire la massima conoscibilita' del codice disciplinare e' prevista ''l'equipollenza tra la affissione del codice disciplinare all'ingresso della sede di lavoro e la sua pubblicazione nel sito web dell'amministrazione''.

- RICONOSCIBILITA': e' previsto che il dipendente pubblico, ad eccezione di determinate categorie, in relazione alla specificita' di compiti ad esse attribuiti, sara' identificabile tramite un cartellino di riconoscimento per garantire maggiore trasparenza nei rapporti fra amministrazione e cittadino-utente.

- VICEDIRIGENZA: La vicedirigenza sara' istituita e disciplinata esclusivamente dalla contrattazione collettiva nazionale del comparto di riferimento, che ha facolta' di introdurre una specifica previsione al riguardo e, pertanto, il personale in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente puo' essere destinatario della disciplina della vicedirigenza soltanto a seguito della sua avvenuta istituzione.

- CNEL: Al Consiglio dell'Economia e del lavoro vengono attribuiti nuovi compiti, tra cui la predisposizione di una Relazione annuale al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualita' dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini; la messa a punto di una Relazione annuale sulla stato della contrattazione collettiva nelle pubbliche amministrazioni con riferimento alle esigenze della vita economica e sociale; la promozione e l'organizzazione di una Conferenza annuale sull'attivita' compiuta dalle amministrazioni pubbliche.

- EFFICIENZA: E' prevista l'emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Ministro dell'Economia e delle Finanze, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono individuate le misure idonee a rafforzare l'autonomia e ad accrescere le capacita' di analisi conoscitiva e valutativa dei servizi per il controllo interno, nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.

- SANZIONI DISCIPLINARI E RESPONSABILITÀ DEI PUBBLICI DIPENDENTI Saranno razionalizzati i tempi di conclusione dei procedimenti disciplinari e verranno previsti meccanismi rigorosi per l’esercizio dei controlli medici durante il periodo di assenza per malattia del dipendente. Si prevede inoltre la definizione della tipologia delle infrazioni più gravi che comportano il licenziamento. Il dipendente pubblico sarà identificabile tramite un cartellino di riconoscimento.

- VALUTAZIONE: ogni amministrazione predisporra' gli obiettivi da raggiungere per ciascun anno e a consuntivo rilevera' quanta parte degli obiettivi e' stata effettivamente conseguita, anche con riferimento alle diverse sedi territoriali. Sara' data adeguata pubblicita' alle performance di ciascuna amministrazione e saranno previsti mezzi di tutela giurisdizionale degli interessati nei confronti delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici. Nell'ambito del riordino dell'Aran sara' istituito un organismo centrale di valutazione con il compito di indirizzare, coordinare e sovrintendere all'esercizio indipendente delle funzioni di valutazione, garantire la trasparenza dei sistemi di valutazione, assicurare la comparabilita' e la visibilita' degli indici di andamento gestionale. Sara' infine assicurata la totale accessibilita' dei dati relativi ai servizi resi dalla pubblica amministrazione tramite la pubblicita' e la trasparenza degli indicatori e delle valutazioni operate da ciascuna pubblica amministrazione. Vengono destinati 4 milioni di euro alla realizzazione di progetti sperimentali ed innovativi volti a diffondere e raccordare le metodologie della valutazione tra le amministrazioni centrali e gli enti territoriali.

- ULTERIORI POTERI DI CONTROLLO ATTRIBUITI ALLA CORTE DEI CONTI. La magistratura contabile, anche a richiesta delle competenti commissioni parlamentari, potra' effettuare controlli su gestioni pubbliche statali in corso di svolgimento. Ove accerti gravi irregolarita' gestionali ovvero gravi deviazioni da obiettivi, procedure o tempi di attuazione stabiliti da norme, nazionali o comunitarie, ovvero da direttive del Governo, la Corte ne individua, in contraddittorio con l'amministrazione, le cause e provvede, con decreto motivato del Presidente, a darne comunicazione, anche con strumenti telematici idonei allo scopo, al Ministro competente. Viene modificata la composizione delle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti che possono essere integrate da due componenti designati rispettivamente dal Consiglio regionale e dal Consiglio delle autonomie locali. Il Consiglio di presidenza della Corte sara' composto dal Presidente della Corte che lo presiede, dal Presidente aggiunto, dal Procuratore generale e da 4 rappresentanti del Parlamento e da 4 magistrati eletti dai magistrati della Corte medesima.

- CLASS ACTION: In tema di azione collettiva nei confronti delle pubbliche amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici viene ribadito che si tratta di azione volta al ripristino del servizio e del rispetto degli standard, con esclusione del risarcimento del danno per il quale resta ferma la disciplina vigente. Inoltre saranno introdotti strumenti e procedure al fine di evitare duplicazioni e sovrapposizioni con le azioni che si possono proporre alle autorita' indipendenti o agli organismi con funzioni di vigilanza e controllo nel settore.

- PERMESSI SINDACALI: Il governo trasmete annualmente al Parlamento e alla Corte dei conti una relazione sull'andamento della spesa relativa all'applicazione degli istituti connessi alle prerogative sindacali in favore dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

Note:
Con 154 voti favorevoli e 1 contrario, l'Aula ha dato il via libera definitivo al ddl 847-B (cosiddetto "ddl Brunetta") recante "Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e alla Corte dei conti", di cui è primo firmatario il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta.

Le note di fine seduta

L'Assemblea ha proseguito la discussione del testo modificato dalle Commissioni riunite 1a e 2a del ddl n. 1082, già approvato dalla Camera e originato da stralci alla legge finanziaria. Il ddl introduce norme per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività e il processo civile. Dopo la discussione generale, nella quale sono intervenuti i sen. Zanda e Galperti (PD), Li Gotti e Pardi (IdV), Bodega e Divina (LNP) e Berselli (PdL), e le repliche dei relatori Malan e Delogu (PdL) e del Governo, l'esame dell'articolato è stato rinviato alla seduta antimeridiana di domani.

L'opposizione ha contestato il provvedimento tanto dal punto di vista del metodo quanto dal punto di vista del merito. Sotto il primo profilo, i senatori del centrosinistra hanno rilevato che il testo in esame affronta materie eterogenee, è stato via via implementato con argomenti ulteriori, rischia, su impulso dell'azione emendativa maggioranza, di estendere ancora i campi di intervento, contiene un gran numero di deleghe prive di un apprezzabile quadro di principi e criteri a delimitare l'azione dell'Esecutivo, cui di fatto viene dato un mandato in bianco a legiferare anche in materie molto complesse, quale quella ambientale o addirittura la riforma del processo amministrativo. La reiterazione di provvedimenti come quello all'esame o il milleproroghe, il continuo ricorso alla decretazione d'urgenza, alla delegazione legislativa ed alla blindatura dei testi con il voto di fiducia hanno ormai alterato i rapporti tra Legislativo ed Esecutivo. Dal punto di vista del merito, l'opposizione ha criticato la disorganicità delle modifiche apportate al processo civile, molte delle quali, peraltro, copiate da proposte che il centrosinistra aveva inserito in progetti organici di riforma.

La maggioranza ha respinto le accuse: il filo comune che lega le norme contenute nel provvedimento e che si rispecchia nella filosofia che anima l'azione del Governo è il raggiungimento di risultati concreti, efficaci e rapidi per la soluzione dei gravi problemi che il Paese deve affrontare e che non sono imputabili all'attuale maggioranza. Le Commissioni riunite, del resto, hanno lavorato proficuamente e migliorato in modo sensibile, con l'apporto dell'opposizione, il testo approvato dalla Camera. La semplificazione e la velocizzazione del processo civile sono un'esigenza riconosciuta e le norme proposte hanno raccolto l'apprezzamento anche dell'Associazione nazionale magistrati: sono state segnalate in particolare le norme che valorizzano le procedure conciliative, introducono un filtro per valutare l'ammissibilità dei ricorsi in Cassazione, ammettono la prova scritta sulla base di un accordo tra le parti, mirano alla semplificazione e alla riduzione dei riti. Per il Governo, il sottosegretario alla giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati ha sottolineato l'impatto negativo delle disfunzioni e dell'inefficienza della giustizia civile sull'economia e sulle possibilità di crescita del Paese.

Nella seduta antimeridiana

Confermando senza modifiche il testo licenziato dalla Camera dei deputati, il Senato ha approvato definitivamente il ddl n. 847-B, collegato alla manovra finanziaria, che delega il Governo ad adottare provvedimenti per ottimizzare la produttività del lavoro pubblico, l'efficienza e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni e reca disposizioni sulle funzioni del CNEL e della Corte dei conti.

In replica alla discussione generale tenutasi nella seduta di ieri, il ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Brunetta ha sottolineato l'impegno del Governo, sancito con l'accoglimento di un ordine del giorno della Commissione, di coinvolgere fattivamente il Parlamento nella elaborazione dei decreti delegati. Analogamente sarà ricercato l'apporto costruttivo di tutti i soggetti coinvolti nella riforma e si darà la possibilità al Parlamento di monitorare periodicamente lo stato di attuazione dei decreti legislativi. Una riforma che pone il cittadino al centro dell'interesse della pubblica amministrazione, garantendogli efficienza, trasparenza e responsabilizzazione, non solo è indispensabile per migliorare il funzionamento dello Stato, ma è anche la condizione per realizzare qualunque altra riforma, prima tra tutte quella federalista.

Respinti o ritirati tutti gli emendamenti ed accolti dal Governo alcuni ordini del giorno, si è passati alle dichiarazioni di voto dei sen. Pinzger (UDC-SVP-Aut), Pardi (IdV), Bodega (LNP), Incostante (PD) e Castro (PdL). I Gruppi dell'opposizione, pur concordando sulle finalità di modernizzazione della pubblica amministrazione e sull'introduzione di meccanismi capaci di garantirne l'efficienza, la trasparenza, la promozione del merito e della produttività e la sanzione del mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati, hanno votato contro, criticando la mancata soluzione dei problemi della dirigenza, la possibilità di derogare per legge a contratti o accordi collettivi, la creazione di meccanismi di ingerenza della politica nell'azione della Corte dei conti e l'esclusione del risarcimento del danno nella cosiddetta class action, l'azione collettiva promossa da cittadini danneggiati da atti della pubblica amministrazione. I Gruppi Lega Nord Padania e Popolo della libertà hanno invece dichiarato pieno sostegno all'azione del ministro Brunetta, sottolineando la meritoria decisione con cui sta affrontando alcuni dei mali cronici della pubblica amministrazione, come l'assenteismo, dall'altro la propensione al confronto e alla collaborazione con il Parlamento sui temi in discussione, che hanno un ruolo determinante per la crescita del Paese.

L'Assemblea è quindi passata alla discussione del testo modificato dalle Commissioni riunite 1a e 2a del ddl n. 1082, già approvato dalla Camera e originato da stralci alla legge finanziaria. Il ddl introduce norme per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività e il processo civile. Il relatore Malan (PdL) ha riferito sulle norme relative all'innovazione tecnologica nel settore della banda larga, alla semplificazione normativa e delle procedure amministrative, al piano industriale della pubblica amministrazione, alle privatizzazioni e all'attuazione del federalismo. Il relatore Delogu (PdL) ha illustrato la seconda parte del provvedimento che introduce norme tese alla riduzione della durata del processo civile. Dopo il voto contrario sulla proposta di sospensiva avanzata dal senatore Casson (PD), l'avvio della discussione generale sul provvedimento è stato rinviato alla seduta pomeridiana.


Atto Senato n. 847-B consultabile cliccando sul link.

La scheda lavori preparatori alla Camera dei Deputati, con tutte le fasi del procedimento (testi, interventi, ecc.) è consultabile sempre cliccando sil link.

I 34 punti del ddl della riforma Brunetta della P. A. varata dal Consiglio dei Ministri (sempre al link).

Il DDL DELEGA BRUNETTA E’ LEGGE:TUTTI I CONTENUTI DEL TESTO APPROVATO AL SENATO, su "il blog di Renato Brunetta"

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