sabato 7 giugno 2008

Una promessa un impegno: bloccare ed espellere i clandestini


Le polemiche giornalistiche di questi giorni, in seguito alle dichiarazioni del presidente Berlusconi sul reato di immigrazione clandestina, non ci devono trarre in inganno.
Non c'è nessuna marcia indietro, l' impegno del governo Berlusconi è totale. La priorità è raggiungere l'obiettivo di mettere fine all'ingresso dei clandestini nel nostro Paese e bloccare ed espellere coloro che entrano illegalmente in Italia. Le osservazioni del premier erano tese a invitare il Parlamento ad approvare una norma che sia poi concretamente applicabile ed efficace, proprio come comincia a mostrare di essere in questi giorni il decreto sulla sicurezza approvato la settimana scorsa.Va inoltre precisato, come hanno fatto sia il ministro degli interni Maroni che il ministro degli esteri Frattini, che il reato di immigrazione clandestina è un deterrente, è un messaggio che dice che ora si fa sul serio. Per questo motivo non avrà effetto retroattivo (nessuno espellerà le badanti) ma sarà usato come in altri paesi europei come la Francia, la Germania e la Gran Bretagna. Del resto anche l'Unione Europea, ieri, ha emanato norme che sono in linea con quanto il nostro governo prevede nel suo disegno di legge che il Senato inizierà a esaminare da lunedì prossimo. Ora spetta al Parlamento fare la sua parte e varare una legge che funzioni.
Marco D'Auria

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