sabato 14 giugno 2008

PROPORSI O CANDIDARSI?

In politica il PROPORSI è una delle cose più semplice e difficile da farsi.

Concorrere per una candidatura è una cosa che, invece, riesce facile a molti.
Il difficile è costruire il CONSENSO, presentarsi agli altri con un PROGETTO più che con un nome.
Tutti sanno che l'anno prossimo si dovrebbe tornare a votare. Le europee e le provinciali sono certe, in forse ancora le regionali.
Bassolino in piena emergenza rifiuti fece capire che restava al suo posto di governatore della Campania solo per senso di responsabilità, ma che nel 2009 si sarebbe dimesso. La dichiarazione del 18 aprile 2008 è chiara: "Ancora un anno di lavoro, poi si può andare al voto in anticipo sulla scadenza naturale". Qualcuno, allora, ha malignato che don Antonio in realtà aveva fissato tale data per ritirarsi a Strasburgo e godere dei "benefici" della carica di deputato europeo. Notizie di questi giorni ci informano, invece, di un Bassolino pressato dai suoi a rimanere sino a scadenza del mandato. La dichiarazione del 12 giugno 2008 è sottilmente differente dalla prima: "Dobbiamo andare avanti e fare il nostro dovere. Poi, tra un anno, verrò in Consiglio e sarò io a chiedere una discussione per vedere a che punto siamo. Ascolterò e poi prenderò la decisione che riterrò più giusta, nell’interesse dei cittadini".
LA PAURA FA 90!
Il successo elettorale del P.d.L. alle politiche ha messo in discussione molte certezze del centro-sinistra campano.
Ma si vota anche alle provinciali.
Il candidato del centro-sinistra per il momento sembra essere Villani. E' il presidente uscente, ma è anche l'esponente politico che ha subito l'isolamento della sua stessa parte politica. La sua è una giunta che ha lavorato bene, ma che ha dovuto affrontare non poche difficoltà interne. L'ultima crisi si è superata solo perchè rimettere in discussione gli incarichi e gli equilibri interni avrebbe potuto aprire degli scenari dai risvolti incontrollabili. Il PD e Idv hanno dovuto rinunciare alle richieste di nuove poltrone, anzi l'ultimo summit dei vertici del centro-sinistra salernitano ha sancito lo status quo e rinnovato (per ora) la fiducia al presidente Villani anche per le prossime elezioni provinciali.
Nel centro-destra le cose sono ben diverse.
Il successo elettorale alle politiche ha galvanizzato un pò tutti. La via del successo però non è scontata. L'effetto Berlusconi in questo caso non è d'aiuto. E' necessario presentarsi agli elettori con un valido progetto politico per la nostra provincia e un nome che possa incarnarlo pienamente. Cioè un candidato presidente che sia funzionale ad un serio ed attento progetto per lo sviluppo della nostra provincia. L'accortezza di arrivare ad un ACCORDO UNITARIO tra le parti senza bruciare un possibile buon candidato è un imperativo e meglio sarebbe calare una cortina fumogena sul tutto per ora. L'importante è avere un candidato Presidente per l'autunno di quest'anno per dargli modo di preparare una campagna elettorale che si presenta difficilissima.

Questo per il futuro. Per il presente, per amore di trasparenza, non posso non citare quanto già riportato dagli organi di stampa.
Fra i nomi fatti ricordiamo quello dell'on. Edmondo Cirielli che però ha smentito dopo pochissimi giorni. L'impegno quale Presidente della quarta Commissione Permanente “Difesa” della Camera dei Deputati l'aveva già portato a dimettersi da Presidente provinciale di A.N.

In quota Forza Italia le indiscrezioni giornalistiche indicavano Alberico Gambino, commissario provinciale e Ernesto Sica da poco rieletto sindaco di Pontecagnano. Anche queste candidature di bandiera. Di Gambino già da tempo sapevo ambisse alla scranno di consigliere regionale, incarico più compatibile con l'attuale impegno di Sindaco di Pagani. Un'eventuale candidatura di Sica a nemmeno un anno dalla sua elezione a Sindaco avrebbe significato un terribile schiaffo ai cittadini di Pontecagnano.

In realtà sembrerebbe che i giochi siano già stati fatti da tempo.
L'impressione che avevo leggendo i giornali e ascoltando varie indiscrezioni e che quando si decidevano le liste per le politiche scorse in realtà si parlasse anche di altro. Ripeto la mia è un'impressione e come tale fallace.

Attualmente i giornali ci hanno regalato ancora due nomi.
Quello del sen. Nino Paravia e quello di Giovanni Romano, già Presidente provinciale di A.N. e attuale vicesindaco di Mercato San Severino.

Il nome di quest'ultimo, secondo quanto riportato dal "Salernitano" del 13 giugno, sambrerebbe poi essere stato fatto da Forza Italia. L'indicazione di un esponente importante di A.N. sembrerebbe alludere, come indicava l'articolo, ad una possibile primogenitura del candidato presidente alla Provincia da parte di A.N., mentre quella alla Regione sembrerebbe già appannaggio di Forza Italia. In reltà io qualche idea me la sono fatta. E anche qui tutto sembra celare un altro tatticismo.

Le candidature di Giovanni Romano, che ha dato prova di grande amministratore quale Sindaco della sua cittadina, come anche quella di Nino Paravia, un imprenditore capacissimo, ex presidente degli industriali salernitani sono di eccezionale levatura.


Per quanto riguarda i risvolti locali si può dire ben poco. La vox populi indicava qualche tempo fa una candidatura dello stesso sindaco Marino, superata oggi da quella del suo delfino Tarallo. Sempre in area PD la Pace la si vedrà concorrere per la Regione? O forse ci sarà Marino?
Nella sinistra estremista Gnazzo si ripresenterà alle amministrative o/e sponsorizzerà Castaldi alla provincia?

Nel centro-destra molto probabilmente anche in questa tornata elettorale si ripresenterà il simbolo del P.d.L. Il che significa che nel nostro collegio si dovrebbe andare sotto una candidatura unica per Forza Italia, Alleanza Nazionale, la D.C. per le autonomie, il nuovo P.S.I. e il P.R.I. Restano l'incognite M.P.A e A.S.. Quest'ultima potrebbe candidare in ogni collegio un suo uomo o anche far valere il patto federativo con F.I. entrando così nella quota di questo partito.
In questo caso i candidati locali potrebbero essere diversi: l'avv. Catarozzi, il dott. E. Sica , Pignataro o l'avv. Farro.
Chiaramente queste sono indiscrezioni senza alcun valore di credibilità o espressione di effettive volontà degli interessati, non essendoci ancora alcuna candidatura ufficializzata.
Resta ancora da chiarire la ricerca del metodo.
A.S. aveva proposto le primarie per la scelta del candidato Presidente della Provincia.
Per quanto mi riguarda il metodo potrebbe valere anche per la scelta dei candidati consiglieri.
Preferirei votare più un'idea o una proposta che una faccia.

enzodisirio

1 commento:

  1. soprattutto perchè se si dovesse votare una faccia come la tua ...non prenderesti neanche un voto...

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