domenica 13 ottobre 2013

Barack Hussein Obama è un Fratello Mussulmano ?

Malik Obama con il fratello Obama.
Malik Obama, il fratello del Presidente USA, Barack Obama, è un acclarato Fratello Mussulmano.
Gli USA hanno appoggiato questo gruppo fondamentalista (e terrorista) nella sua ascesa al potere in Egitto per poi perdere le staffe quando i militari di quel paese li hanno messi alla porta con un bel calcio nel sedere.
Siamo al ridicolo. Addirittura Al Qaeda annuncia che in Siria ha la disponibilità di un drone (un sofisticato sistema di spionaggio aereo) grazie all'intercessione dei Sauditi e degli Americani (vedi a: http://friendsofsyria.co/2013/10/11/al-qaeda-reported-to-have-drones-funded-by-the-usa/). Ma Al Qaeda non era quella dell'11 settembre? Non era quella assieme ai Talebani contro cui si doveva intervenire in Afganistan? Qui le cose non quadrano...
(Enzo)



Dichiarazione esplosiva della Vice-Presidente della Alta Corte costituzionale egiziana, *Tahani al- Gebali, a riguardo di Obama e suo fratello Malik, " uno degli architetti della strategia di investimento per i Fratelli musulmani." Nonostante la sua " conversione " al cristianesimo, mistero e omertà hanno sempre circondato il passato di Musulmano Nero di Barack Obama. Nel settembre del 2012, credendo di far bene, Madonna chiamò i suoi fan a votare per questo " musulmano nero " perché difende i diritti degli omosessuali. Provocando una polemica, e nonostante il team elettorale di Obama avrebbe potuto passarci sopra, la cantante americana ha dovuto ritrattare la sua dichiarazione " improvvisata ". Che Obama sia musulmano, cristiano, ebreo o buddhista, sono affari sui. Ma che la politica estera della prima potenza mondiale sia talvolta influenzata dalla setta dei Fratelli Musulmani, a volte dal wahhabismo saudita,, questo implica la nazione americana e riguarda gli alleati strategici degli Stati Uniti. E' in questo contesto che la dichiarazione di Tahani al- Gebali, nel mese di agosto 2013, sul primo canale egiziano, Bitna al-Kibir ( video) assume una dimensione particolarmente grave per Barack Hussein Obama. Grave, perché l'accusatore non è un giornalista o un semplice blogger, ma la prima magistrato d'Egitto in cui il New York Times, 3 luglio 2012 aveva dedicato un intero articolo. Ecco la traduzione e accurata trascrizione del suo intervento . 



" Noi non siamo in difesa, ma all'offensiva , ha detto il magistrato ( n.d.t. " magistrata " ) egiziano . " Il fatto è che gli Egiziani abbiano l'audacia di dire che quelli ( Fratelli musulmani ) sono sul banco degli imputati e che devono rispondere delle loro azioni . Faremo rispettare la legge , e gli americani non potranno impedircelo. Abbiamo bisogno di aprire i file e avviare procedimenti giudiziari. L' amministrazione Obama non ce lo può impedire, sanno che hanno sostenuto il terrorismo. Apriremo i file affinché le nazioni interessate siano informate, per mostrare loro come abbiano collaborato con i terroristi . 

Questi Stati che mobilizzano l'opinione internazionale contro l'Egitto sono essi stessi accusati, con i documenti e le prove in possesso dei servizi di sicurezza nazionale. Tali documenti dovrebbero essere resi noti in modo che tutti sappiano chi finanza l'organizzazione islamica mondiale. Quali sono i servizi segreti coinvolti? Dove sono i tedeschi, gli inglesi, i francesi e gli americani? Quanto è stato speso per i Fratelli musulmani per prendere il potere nel mondo arabo ? Chi ci sono dietro gli investimenti che beneficiano l'internazionale islamista? Come è possibile, che, ad esempio, il fratello del presidente Obama, - e questa informazione è un regalo che io faccio al popolo americano - è uno degli architetti della strategia di investimento per conto dei Fratelli Musulmani? Suo fratello è, infatti, uno dei pilastri degli investimenti dei Fratelli Musulmani nel mondo. 

Se la situazione ci obbliga, dovremo mettere in guardia i popoli, perché non vi è un solo popolo al mondo che non ama la pace. Nessun popolo accetterebbe che la suo Amministrazione o il suo presidente, o il suo governo protegga il terrorismo e cerchi di impiantarli in altri paesi, per non parlare dell'utilizzo di denaro pubblico per finanziare l'islamismo. E ' per questo motivo che gli americani non vogliono che i Fratelli Musulmani vengano giudicati in Egitto. " 

D'altronde, Walid Shoebat, ex membro dei Fratelli Musulmani, ha dichiarato, il 5 settembre, a seguito dei propositi del magistrato egiziano, che diverse personalità mediatiche egiziane hanno riferito che Malik Obama, il fratellastro del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, è attualmente sotto inchiesta in Egitto per il suo ruolo, all'interno dell'Organizzazione islamica Dawa ( IDO ), domiciliato in Sudan, così come all'interno dei Fratelli Musulmani in generale. Le denunce sono state depositate al Procuratore Generale, Hisham Barakat, in modo che Malik Obama possa essere posto sulla lista di sorveglianza delle autorità egiziane e interrogato circa il suo ruolo nel finanziamento del terrorismo islamico internazionale .

Da notare che Malik Obama è il segretario esecutivo dell'IDO, il cui obiettivo è quello di promuovere la versione saudita Wahhabita dell'Islam attraverso tutto il continente africano. E'probabile che l'IDO è associato all'International Islamic Council for Dawa and Relief (IICDR), che riunisce 86 organizzazioni islamiche e risiede a Cairo. Il suo segretario generale è Abdullah Omar Nasseef ed è anche presidente della World Islamic Congress, una delle principali organizzazion dei Fratelli Musulmani. Nasseef è stato anche Segretario Generale della Lega islamica mondiale ( un'organizzazione sponsorizzata dall'Arabia Saudita) ed ha co-fondato, nel 1988, con l'ex presidente pakistano Zia-ul-Haq, il Rabita Trust, il braccio finanziario della Lega. Costui è stato messo sotto inchiesta da parte del Senato degli Stati Uniti e in seguito designato dalla Commissione al-Qaeda del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite come organizzazione vicina a al-Qaeda.

Il rapporto che Obama intrattiene con il suo fratellastro Malik non è remota, dato che l'uno è stato testimone dell'altro di matrimonio e che Malik Obama si è recato alla Casa Bianca più di una volta. Malik Obama dirige anche la Fondazione Barack H.Obama, che è stata criticata per aver raccolto fondi deducibili d'imposta su Internet, tra il 2008 e il 2011, quando essa non beneficiava dello status richiesto per poterlo fare. Questa situazione è stata regolarizzata nel giugno 2011, a seguito di opportuni interventi, con un bonus, con effetto retroattivo che copre le irregolarità fino al 2008. La famiglia Obama ha anche una seconda fondazione, la Mama Sarah Obama Fondazione. Esso fornisce borse per lo studio della sharia di tre scuole specializzate, in questo settore, in Arabia Saudita: la Scuola Umm al-Qura , l'Università islamica di Medina e l'Università islamica Imam Muhammad bin Saud University di Riyadh.

Ricordiamo, per finire, che Saad al-Shater, il figlio del leader dei Fratelli Musulmani imprigionato, Khairat al-Shater, ha dichiarato, in agosto, che ha le prova capaci di "mandare in prigione Obama ". Aveva affermato, in seguito, che il presidente Barack Obama aveva inviato una delegazione al Cairo per far liberare suo padre ed altre personalità dirigenti i Fratelli musulmani , al fine di impedire la pubblicazione de documenti esplosivi che potevano far incriminare tanto Obama che gli Stati Uniti. Saad al-Shater è stato arrestato dalle autorità egiziane il 28 agosto 2013.

Questi nuovi sviluppi ci permettono di capire meglio perché l'amministrazione Obama si è sforzata, nonostante la promessa formale fatta, nel 2009, da Barack alle famiglie delle vittime dell'11 settembre 2001, di ostacolare gli sforzi di queste famiglie al fine di ottenere la pubblicazione del Capitolo di 28 pagine del rapporto della Commissione d'Inchiesta Congiunta del Congresso che documenta, secondo le informazioni disponibili, il ruolo dell'Arabia Saudita negli attacchi.

Una campagna sempre più mediatizzata sta per emergere al fine di ottenere la pubblicazione di queste 28 pagine, con la recente costituzione di una associazione denominata " Le 11 famiglie unite per mettere il terrorismo in fallimento " (9/11 Families United to Bankrupt Terrorism ). Il gruppo chiede al presidente Obama di mantenere la sua promessa e beneficia del sostegno di due quotidiani della Florida, il Miami Herald ed il Sarasota Herald-Tribune. La richiesta è stata depositata ad un Tribunale federale al fine di costringere l'FBI di ottemperare alle richieste di declassificazione fatte da numerosi personalità ed associazioni sotto l'egida della Legge sull'accesso all' informazione.

Ora, si capisce meglio perché gli interessi sauditi associati alla famiglia Bush hanno trovato, nel 2008, in Barack Obama un alleato affidabile nella difesa dei loro interessi e perché si sono mobilitati, a livello internazionale, che diventa il degno erede di Bush alla Casa Bianca. Il paese che avrebbe dovuto subire la " punizione " degli Stati Uniti, dopo gli attentati dell'11 settembre, non era l'Iraq, ma l'Arabia Saudita.

Ora si capisce anche perché, dopo aver minacciato il generale Abdelfattah Al-Sissi di tagliare i viveri, Barack Hussein Obama ha preferito mantenere un profilo basso. L'accordo: nessuno scandalo e nessuna rivelazione, e in cambio, gli Stati Uniti non contestano la legittimità del nuovo governo egiziano. I principali protagonisti vi troveranno il loro conto... per il momento! Perché il Generale Al-Sissi non è affatto al riparo di malattie improvvise o di un attentato! "

di Karim Zmerli

* Laureata presso l'Università del Cairo, Tahani al-Gebali è stata nominata Vice-Presidente della Suprema Corte Costituzionale nel 2003 da Hosni Mubarak. Fu la prima donna a raggiungere una tale posizione. Dopo la "rivoluzione" egiziana, ha mantenuto il suo posto di lavoro e è persino diventato molto critico nei confronti di Mohamed Morsi, che la ha accusata di vuoler mettere le mani sulla Giustizia egiziana. Il 3 Luglio 2012, David Kirk Patrick, del New York Times ha dedicato un lungo articolo.

http://www.tunisie-secret.com/Barack-Hussein-Obama-serait-il-un-Frere-musulman-video_a645.html


 

Nessun commento:

Posta un commento

Gli interventi sono moderati.
Sono graditi suggerimenti, critiche e osservazioni.
Gli interventi irrispettosi ed offensivi verrano moderati.