domenica 30 marzo 2008

Novità dal Consiglio Comunale


Confesso: Il Consiglio Comunale del 27 marzo è stato il primo da me seguito dopo molti anni.

Una cosa è rimasta invariata: la scarsa partecipazione dei miei concittadini. Il concetto di delega evidentemente è largamente diffuso, e anch’io, sempre partecipe, almeno negli ultimi tempi alla vita del Circolo e ai pre-consigli, ne sono stato vittima. Capisco che impegni di natura lavorativa e familiari possano essere d’intralcio alla passione e alla curiosità su quanto accade nella “casa comune”.

Credo che in tal senso sia giusta la scelta della petizione voluta da Alleanza Nazionale perché i consigli comunali siano registrati e trasmessi sul sito web del Comune, cui si deve sommare la reperibilità sempre sul medesimo sito, di tutti quegli atti amministrativi di pubblico interesse come: le delibere di Giunta, quelle di C.C., il verbale del C.C., le determine.
Eppure la trasparenza era uno dei punti cardine e di forza del programma elettorale della coalizione raccoltasi intorno a Pasquale Marino. Purtroppo, questa è più sbandierata che praticata.

Ci si è fatto lustro del “Bilancio Sociale” ma poi si perde il senso delle cose non accorgendosi che il gen. Troncone è un passo avanti alla stessa maggioranza, quando con le sue chiose, le sue osservazioni, i suoi consigli fa in realtà “Bilancio Partecipato”, che ha ben maggiore valenza e significato. Eppure vogliono negare all’ottimo Troncone la possibilità di essere più attivo e partecipativo, con un’interpretazione di una norma regolamentare attuativa dello Statuto Comunale, per giunta incoerente con lo stesso dettato dello Statuto, e con la vigente legislazione, dottrina e giurisprudenza. Infatti, chi invitato a dare forza con argomentazioni di dottrina e giurisprudenza, cui si era riferito per motivare tale limitazione alla sola consultazione degli atti preparatori al Consiglio Comunale, non l’ha ancora fatto, anzi, il Presidente del C.C. ha detto chiaramente dopo l’intervento del gen. Troncone, che lui…, ritiene chiuso l’argomento.

Prendiamo atto che argomenti non hanno.

Ferrea, stentorea, autorevole ma anche un po’ troppo autoritaria la conduzione del C.C., del Presidente, il dott. Paolo Paolino, il quale, giustamente deve mantenere le “fila” ed evitare che qualche “discoletto” possa “disturbare” lo svolgersi ordinato e preordinato dei lavori.

Interessante il risvolto politico delle dichiarazioni di adesioni di Caramante e De Riso al PD. Anche se un piccolo inciso lo devo fare: ma De Riso non era già PD? Ma recentemente non era transitato in area socialista? Ritorna su i suoi passi?
L’aspetto importante è che con le dichiarazioni pubbliche di appartenenza al Pd del sindaco e del Vicesindaco e di comparse minori qualcosa è cambiata nell’amministrazione comunale. Se ne accorto il consigliere Pinello Castaldi del PDCI, che dopo aver sollevato la questione in una riunione dei consiglieri di maggioranza, è stato costretto dal passaggio del duo Caramante-De Riso, a tornarvi in pieno Consiglio Comunale. Ha, infatti, ricordato come di questa maggioranza vi siano due consiglieri eletti nel PDCI, che vi è un candidato alle presenti elezioni politiche locale, Mauro Gnazzo, segretario provinciale di quel partito, e che mai, loro, hanno fatto venire meno le ragioni costitutive e fondanti di questa maggioranza amministrativa, che, ricordo aveva come base la partecipazione comune, non l’appartenenza a partiti politici, tanto, che ufficialmente non si volle l’apparentamento dell’UDR perché questo non voleva rinunciare al proprio simbolo, ma la base civica, quali espressione della società civile.

Ebbene la maschera è caduta!

Questa è una maggioranza politicamente colorata, di centrosinistra, con nome e cognome: Partito Democratico, in cui altre appartenenze sono solo mere comparse.

Vorrei capire quanti ancora si professano di centro-destra o da quelle file provenivano, oggi, come si collocano in tale contesto?

Un’altra maschera è caduta: abbiamo due consiglieri che siedono nei banchi dell’opposizione ma votano in linea e in sintonia con quanto fa la maggioranza, Pasquale Mazza e la Maria Vicidomini, che non mi risulta abbia mai votato no a una proposta della maggioranza.

Nell’ultimo Consiglio Comunale si è arrivati alla farsa.

Dovendosi nominare, quella che credo essere la commissione di controllo e vigilanza sulla costituenda Società “Capaccio-Paestum Servizi s.r.l.” si è proceduto al voto segreto non essendoci accordo nella minoranza.

Erano presenti per la minoranza: 1) il gen. Giuseppe Trocone, 2) Giuseppe Mauro, 3) Pasquale Mazza, 4) Maria Vicidomini. Assenti: Nino Pagano, come sempre, e Roberto Voza.

Risultato del voto: 2 voti per Mauro (Troncone e Mauro), 3 voti per Mazza (Mazza, Vicidomini, Soccorso Amico)

Se la matematica non è un’opinione 2+4 fa 4, anche se ammetto che in politica possa fare anche 5. Evidentemente questa è la prova provata dell’ingerenza della maggioranza negli affari della minoranza. E’ la prova che si vuole anche decidere chi dell’opposizione debba svolgere il compito di controllo nelle debiti commissioni, come si è ripetuto più di una volta in passato, aiutando personaggi non sgraditi e vicini.

Infatti, se così non fosse, se si volesse realmente tutelare il ruolo dell’opposizione, che ricordo è un fondamento della democrazia in ogni ambito, si sarebbe scelto il metodo del voto separato tra le due componenti del C. C. E così non è!

Qualcuno ha detto in seno alla maggioranza, che evidentemente il problema è della minoranza, che è spaccata. Concordo parzialmente. Ma si potrebbe se fosse solo così, anche adottare metodi diversi, evitando di interferire nelle scelte altrui.

Quanto ad una cosiddetta minoranza spaccata, dico quanto tutti i Capaccesi hanno capito da tantissimo tempo: che l’opposizione allo stato è composta solo da Troncone e ... Mauro, che gli altri (Mazza e Vicidomini) per scelte e modi di porsi sono sostanzialmente organici alla maggioranza, avendo e sfruttando, purtroppo, tutte le garanzie e gli spazia garantiti alle minoranze.

Gli assenti, poi, dovrebbe decidere cosa fare da grandi.

Un’ultima considerazione: ho assistito a un attacco infelice del consigliere Caramante al collega dell’opposizione Mauro. Francamente avrei preferito che tale intervento avesse avuto come argomenti solo aspetti politici-amministrativi, e non offese, gravissime, esplicite, di natura personale, che nulla, dico nulla, hanno a che fare con il nobile ruolo di un rappresentante del popolo capaccese nel suo massimo consesso. Evidentemente talvolta la vis polemica supera le ragioni della ragione.

Nessun commento:

Posta un commento

Gli interventi sono moderati.
Sono graditi suggerimenti, critiche e osservazioni.
Gli interventi irrispettosi ed offensivi verrano moderati.