Una sinistra di maniera....

Ho letto l'intervento della signora Aradia Apolito, vedova Di Lascio, sulla questione del manifesto di censura di "Città futura" e degli altri movimenti di sinistra alla signora Vicedomini.
Non posso, pur dalla mia posizione politica opposta, che condividerne ogni singola parola.


Sono sorpreso, però, che queste cose le dica la vedova Di Lascio e non gli attuali responsabili dei movimenti e partiti che sostennero il professore a sindaco.
Mi meraviglia che a tuttora non abbiano espresso le proprie perplessità pubbliche sul manifesto dell'amministrazione comunale.

Daltraparte si pretende però una posizione dell'altra opposizione, quella di centro-destra.

In realtà quella sinistra-sinistra è del tutto assente dal dibattito politico. Appare incapace di prendere posizione sulle questioni che realmente interessano la gente, avendo la possibilità in tanti modi di incidere sui processi decisionali, con una vera opposizione costruttiva (che non si fa solo in Consiglio comunale). Si abbandona, invece, a facili battaglie ideologiche e di immagine come quella della stazione di Paestum, della strada intorno alle mure e ultimamente della 220.

Tutte questioni importanti, e degne di essere poste. Ma che, affrontate da sole, finiscono per apparire solo battaglie simboliche, senza la volontà e la possibilità concreta di incidere sul reale. Non dovrebbero invece avere spazio anche quelle questioni più terra terra come i bisogni quotidiani della gente ? Invece si assumeno posizioni massimaliste e dannose per la stessa comunità come trapela dall' interrogazione sulla 220 fatta dal consigliere regionale di Rifondazione, Rosania, sicuramente imbeccato dai dirigenti locali di quel partito.

Una sinistra anarcoide, fatta da troppi benpensanti e radical chic, incapaci di raccogliersi intorno a un progetto unitario che non veda la presenza di una personalità forte o messianica, come lo fu Di Lascio o in misura minore Vecchio.

Troppi "cervelli" saccenti, incapaci di raccogliersi intorno ad un progetto comune come umili artigiani.
Destinati ad essere sempre forza di opposizione perchè incapaci di superare le proprie presunzioni saccenti e gli ideologismi per abbracciare un sano pragmatismo che veda al centro il proprio concittadino, quello delle porta affianco.


Ma si sa, quello non capisce niente......