venerdì 1 novembre 2013

Le origini naziste della NATO: gli obiettivi di Hitler implementati dall’occidente.

 di Robert S. Rodvik

Chi ha dato alla NATO il diritto di governare il mondo? L’autore chiarisce come le élite occidentali, molte delle quali furono sostenitrici di Hitler, salvarono numerosi gerarchi nazisti e li misero nella condizione di continuare l’ultradecennale lotta contro la Russia. L’uno per cento dell’epoca e l’uno per cento di oggi, condannarono a morte milioni di persone per attuare quello che nel 1918 Winston Churchill indicò come “strangolare nella culla” la minaccia bolscevica. Il controllo totale dei cosiddetti media mainstream favorì tale azione odiosa.



Molti scrittori hanno documentato come le élite inglesi e statunitensi finanziarono l’ascesa al potere di Hitler e come, finché non rivolse le sue forze verso ovest, non intrapresero azioni difensive contro il Terzo Reich. In Gran Bretagna, i membri dell’élite del Right Club, spesso con la complicità del governo, sostennero segretamente le azioni di Hitler contro gli ebrei, i comunisti e i socialisti. Il duca di Wellington era un noto antisemita e membro del Right Club. Edoardo VIII, noto come “il re traditore” era un grande amico di Adolf Hitler e fu costretto a rinunciare al trono non a causa di Wallis Simpson, ma perché si scoprì che passava documenti sulle operazioni belliche inglesi ai nazisti. L’aristocrazia, dopo tutto, non ha mai aspirato alla condivisione delle ricchezze con le classi inferiori, e Adolf perseguiva ugualmente tali obiettivi, come la distruzione degli untermenschen. prevista nel piano A della sua strategia di conquista dell’Europa e della Russia.
 

La Banca dei Regolamenti Internazionali fu una creazione congiunta degli anni ’30 tra le banche centrali del mondo occidentale, compresa la Federal Reserve Bank di New York. Montagu Norman, governatore della Banca d’Inghilterra, era un sostenitore totale di Hitler e quando i nazisti invasero l’Austria nel 1938, la maggior parte dell’oro del Paese fu imballato e caricato nel caveau controllato dalla Banca dei Regolamenti Internazionali, la principale banca centrale del mondo occidentale. In seguito i nazisti entrarono a Praga, presero i dirigenti della Banca nazionale ceca in ostaggio e  chiesero di cedere il controllo delle riserve auree del Paese, qualcosa come circa 48 milioni di dollari. Informati che l’oro era già stato trasferito nei caveau di Londra, cercarono di contattare Montagu Norman, che trasferì immediatamente i soldi ai tedeschi per alimentarne la macchina da guerra. Un vero amico. Gli Stati Uniti d’America non erano ancora al vertice del potere imperialista mondiale, ma molte loro élite erano allineate ai sentimenti delle élite britanniche. Uno dei protagonisti favorevoli  all’ascesa di Adolf Hitler e del partito nazista non fu altri che Prescott Bush, padre di George Herbert Walker Bush e nonno di G. W, Bush, i futuri presidenti, e del G. W. H. Bush capo della CIA. Questi criminali di guerra mantennero la loro popolarità tra la destra statunitense grazie al  supporto dei media compiacenti che oscurarono presso la popolazione le loro relazioni da amanti dei nazisti.
 

Prescott Bush con il presidente Dwight Eisenhower
Nel loro libro George Bush: The Unauthorized Biography, Webster G. Tarpley e Anton Chaitkin scrivono quanto segue: “Nell’ottobre del 1942… Prescott Bush era Managing Partner della Brown Brothers Harriman. Suo figlio 18,enne George, futuro presidente degli Stati Uniti, aveva appena iniziato l’addestramento da pilota della marina. Il 20 ottobre 1942 il governo degli Stati Uniti  ordinò il sequestro delle operazioni bancarie dei nazisti tedeschi a New York, che venivano gestite da Prescott Bush. Sotto il Trading with the Enemy Act, il governo sequestrò l’Union Banking Corporation, di cui Bush era direttore. L’US Property Custodian sequestrò le quote azionarie dell’Union Banking Corp., di proprietà di Prescott Bush, E. Roland “Bunny” Harriman, tre dirigenti nazisti e altri due collaboratori di Bush”. [1]  Tarpley e Chaitkin aggiungono: “La famiglia del presidente Bush aveva già svolto un ruolo centrale nel finanziamento e armamento di Adolf Hitler nell’ascesa in Germania… decidendo che Prescott Bush e altri dirigenti dell’Union Banking Corp. fossero legalmente i prestanome dei nazisti, il governo evitò un più importante problema storico: in che modo i nazisti di Hitler furono arruolati, armati e istruiti dalle cricche di New York e Londra, di cui Prescott Bush era un direttore esecutivo?” [2] Tra coloro che sostennero l’ascesa al potere di Adolf Hitler vi fu l’industriale Henry Ford, un noto giudeofobo. Tra i suoi altri crimini, Ford… “ha rifiutato di costruire motori per aerei per l’Inghilterra e invece fornì e costruì i camion militari da 5 tonnellate che furono la spina dorsale della logistica  dell’esercito tedesco.” [3] L’elenco degli industriali statunitensi legati al nazismo è troppo lungo da spiegare qui, ma si può vederlo nell’eccellente libro di Charles Higham, “Trading With The Enemy: the Nazi-american plot 1933 – 1949”. [4]
 

Chiaramente importanti finanzieri occidentali erano al fianco di Hitler, occupati a fornirgli i fondi per il riarmo militare finché non li tradì attaccando l’Inghilterra, unendo gli alleati per sconfiggere le forze naziste. In questo sforzo venne formata una diabolica alleanza, quella tra le potenze occidentali e l’Unione Sovietica, la principale forza che sconfisse le legioni hitleriane. Eppure, molto prima della fine della guerra, inglesi e statunitensi complottarono per reindirizzare le proprie energie contro i sovietici, un déjà vu del 1918, quando gli occidentali attuarono l’invasione contro i bolscevichi, certamente l’evento principale meno noto della storia moderna. A tal fine inglesi e statunitensi salvarono i più sanguinari criminali di guerra nazisti, ricercati dai loro stessi governi, e li inserirono negli apparati terroristici inglese e statunitense.
Come scrive Michael McClintock: “fu subito dopo la creazione delle Nazioni Unite che i leader statunitensi trovarono necessario, come questione d’interesse, violare le nuove regole che pubblicamente lodavano. Così facendo, crearono nuovi sistemi con cui eludere la responsabilità nel violare la legge, tra cui un enorme apparato per le azioni segrete e, tramite uno sforzo straordinario, presentare le azioni degli Stati Uniti, di qualunque natura, come fossero in accordo con il diritto internazionale”. [5] Allo stesso tempo, mentre l’occidente progettava le sue azioni segrete contro il suo alleato della seconda guerra mondiale, creò anche il club terroristico noto come NATO, l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord. Quasi ogni sua parte fu un’impresa nazista. Il generale nazista Reinhard Gehlen, per esempio, che aveva guidato l’ufficio Russia del Oberkommando der Wermacht (OKW – Quartier generale supremo di Hitler) e che fu consulente della Soluzione Finale, venne segretamente trasferito negli Stati Uniti dove avrebbe consegnato il suo vasto archivio segreto sull’Unione Sovietica, e quindi creato l’ufficio Russia della neonata CIA. [6] Gehlen sarebbe poi tornato in Germania del dopoguerra, dove fu messo a capo del nuovo Bundesnachrichtendienst (BND) della Germania, il servizio segreto tedesco. In sostanza, due uffici sulla Russia (almeno) operarono invece di uno solo, entrambi con lo stesso fine ultimo: distruggere l’Unione Sovietica e il comunismo.
 

Centinaia se non migliaia di ex-nazisti trovarono nuova vita lavorando per conto di Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada mentre la guerra fredda iniziava, ed ora gli stragisti fecero politica grazie agli stessi Lord of the Manor che avevano sostenuto Hitler all’inizio. E con gli stessi ex-nazisti rimessi in attività, ogni crimine fu impiegato contro i sovietici per evitare qualsiasi sfida al diritto del capitale globale di dettare le condizioni della schiavitù. La Germania Ovest, ora diretta da ex-nazisti sotto il cancelliere Konrad Adenauer, aderì alla NATO nel 1954 e Gehlen mantenne i contatti con il suo mentore filo-nazista Allen Dulles, che sarebbe diventato capo della CIA, e con il fratello John Foster Segretario di Stato. Presto la NATO iniziò a mettere solidi e veri nazisti ai vertici dell’organizzazione. Il generale Hans Speidel, per esempio, divenne comandante in capo nel 1957 di AFCENT (Allied Forces Central Europe). L’ammiraglio nazista Friedrich Guggenberger entrò nel potente comitato militare della NATO di Washington e il generale Adolf Heusinger (vecchio capo di Gehlen all’OKW di Hitler), ne divenne il presidente. Al Quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa (SHAPE), Gehlen riuscì a piazzare diversi collaborazionisti dei nazisti in posizioni vitali [7]. Tra questi il colonnello Hennig Strumpell, che divenne vice del Maggior-Generale inglese Charles Traver, assistente del Capo di Stato Maggiore (Intelligence) presso lo SHAPE. Il colonnello Heinz Koller-Kraus divenne responsabile della logistica presso l’AFCENT di Speidel. Molti altri uomini di Gehlen presto entrarono nella NATO per definirne la politica. [8] Con gli stessi nazisti ben integrati nella NATO e la CIA diventata un’estensione della vecchia agenzia d’intelligence nazista di Gehlen, la Neue Weltordnung in sostanza fu trasferita dal Reichstag di Berlino al Pentagono e alla CIA di Langley, in Virginia.
 

W. A. Harriman tra Winston Churchill e Stalin. *
In aggiunta ai piani di guerra antisovietici, le élite degli USA riconobbero il valore del ministero della Verità di Goebbels e applicarono le lezioni apprese nella più sofisticata rete di propaganda del mondo mai creata. Tutte le guerre occidentali avrebbero ora avuto titoli illusori, come ad esempio: “guerre per la democrazia”, “guerre per la pace”, “guerre per la giustizia”, “guerre umanitarie” e così via. Le élite finanziarie aziendali che gestiscono il Regno Unito e il Canada si affrettarono ad adottare gli stessi elementi essenziali. Due componenti delle guerre di propaganda di Stati Uniti/Regno Unito/Neue Weltordnung nazista furono Radio Free Europe e Radio Liberty, create con personale ex-nazista di Gehlen e finanziate dalla CIA. [9] Questi stragisti nazisti istituirono l’ufficio ungherese, affinché armassero e assistessero gli elementi clandestini filo-nazisti in Ungheria che, insieme alla CIA, istigarono la rivolta ungherese che i sovietici repressero brutalmente [10]. Lo scopo principale di questo episodio, però, non aveva a che fare con i morti e i moribondi, ma piuttosto diffondere propaganda ritraendo l’”Impero del Male” che doveva essere distrutto. [11]
 

Il dr. Eberhardt Taubert aderì al partito nazista nel 1931 e fu presto promosso al rango di Sturmführer al ministero della Propaganda di Goebbels. Dopo la guerra, Taubert scappò in Sud Africa dove trovò conforto tra i neo-nazisti al potere a Johannesburg, occupati a progettare il sistema dell’apartheid. Negli anni ’50 tornò in Germania e si unì al vecchio amico nazista Reinhard Gehlen, diventando membro del BND. Nel suo nuovo ruolo al BND/CIA, Taubert divenne presidente dell’”Associazione Nazionale per la Pace e la Libertà” della CIA, diventando anche consigliere del ministro della Difesa tedesco, l’ex-nazista Franz Josef Strauss; fu poi assegnato da Strauss alla NATO come consulente del “Dipartimento guerra psicologica”. Il ministero della Verità di Goebbels viene riciclato per alimentare racconti fondamentalisti cristiani di nuovo conio, ma familiarmente vecchi e sordidi, ma dal nuovo confezionamento. [12]
La NATO fu anche strettamente collegata ad una serie di attentati terroristici in Italia negli anni ’70-’80, al fine di creare la “strategia della tensione” volta a consentire alla destra fascista di andare al potere e, quindi dare “stabilità” al Paese. Questo piano usò numerosi terroristi di estrema destra, come Stefano Delle Chiaie di Ordine Nuovo ed altre anime dementi che piazzarono bombe in luoghi pubblici, uccidendo centinaia di persone e sostenuti dai terroristi nazisti di Gehlen e della NATO. Anche se ben nascosta in Europa, grazie alla complicità dei media, la narrazione fallì in questo caso. In sostanza costoro e i loro seguaci gestiscono la NATO che oggi uccide in giro nel mondo grazie a fantocci come Barack Obama, Steve Harper e altri satrapi occidentali che posano da difensori dell’umanità. E’ troppo da accettare senza perdere l’appetito più e più volte.

(tratto da Rete Voltaire 21 giugno 2012)

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell'autore. Le ho pubblicate perchè contengono spunti interessanti di riflessione, che valgono la pena di essere approfonditi autonomamente dal lettore. Altri li aggiungo io di seguito.
Se è più che noto che l'ascesa del Socialnazionalismo fu finanziata da esponenti dell'aristocrazia finanziaria anglosassone, meno noto è però che anche la Rivoluzione Russa fu favorita dagli stessi ambienti internazionali (a)  come, anche, che essa ebbe origine in altri più incredibili. Infatti se è oggi comunemente accettato che i Padri costituenti americani erano Massoni (secondo alcuni Rosacruciani) e che la Rivoluzione Francese ebbe origine negli stessi circoli iniziatici, meno conosciuto è il ruolo della Massoneria nella Rivoluzione Bolscevica in Russia (b).






Nell'articolo poi si sostiene che l'estremismo di destra fu funzionale alla cosidetta "strategia della tensione" e come questo fosse profondamente "organico" ai servizi segreti atlantici, cosa ampiamente dimostrata storicamente. In realtà, a mia opinione, l'intenzione non era certo quella di portare al potere un governo manifestatamente autoritario, come quello dei colonnelli in Grecia, quanto di usare "le estreme", rosse o nere che fossero (come anche i famosi golpisti), per consolidare lo status quo e quelle forze politiche ed economiche che ne erano i "domini". Non a caso Junio Valerio Borghese che fu l'ideatore del tentato golpe che porta il suo nome, ad un certo punto quando ogni cosa era pronto per l'azione fermò tutto. Si era reso conto che non avrebbe avuto alcun successo, ma sarebbe stato solo "uno strumento" per rafforzare proprio quel sistema che intendeva smantellare. Cosa che, invece, nel tentato colpo di Stato del 23 febbraio 1981 in Spagna (conosciuto come "23-F2") il tenente colonnello Antonio Tejero, che lo guidava, non comprese. Le conseguenze più rilevanti di tale tentato golpe furono l'avvio di un processo di involuzione delle "autonomie" ed il rafforzamento nell'opinione pubblica e negli ambienti politici della Monarchia, allora appena nata ed ancora non universalmente accettata.



Vi è però anche da dire che l'Italia sin dalla fine della II Guerra Mondiale è un paese a sovranità limitata, ma anche strategico per il suo ruolo di "portaerei" naturale nel Mediterraneo. E' con la Germania il paese Europeo che vede la presenza di più basi ed installazioni militari NATO. E' anche il paese che più ha avuto una storia di estremismi politici contrapposti e di terrorismo.  Cosa rilevata anche dal politologo Galli della Loggia che esaminò il problema dell'anomalia italiana in riferimento al terrorismo mettendo in luce come l'Italia sia il solo grande paese Europeo ove il terrorismo politico ha una sua lunga cittadinanza. (c)
Ciò è naturale essendo l'Italia campo di battaglia fra i due blocchi contrapposti, quello sovietico e quello occidentale. Così se l'estremismo di destra era alimentato dai servizi di intelligence occidentali, quello di sinistra lo era dai paesi del blocco comunista, ma anche da altri paesi come quelli arabi, interessati anch'essi ad avere un ruolo politico nel perseguire i propri contingenti interessi.  Un gioco però per nulla chiaro, come da me poc'anzi rappresentato, anche perchè spesso le cose non lo erano affatto. 
Abbiamo detto di come i paesi comunisti finanziassero, armassero ed addestrassero le formazioni terroristiche "rosse"(d), ma importante fù anche il ruolo dell'OLP (e) e di paesi quali la Siria e la Libia (f) (g).
Se ciò è certo, oggi si discute anche di come gli stessi movimenti terroristici di sinistra fassero stati infiltrati dai servizi occidentali per manovrarli a loro piacimento, a cominciare proprio dalle Brigate Rosse




Dubbi che toccano anche lo stesso Mario Moretti che fu leader delle Brigate Rosse, dopo l'arresto di Renato Curcio nel 1976. Infatti sia Curcio che Semeria, ventilarono l'ipotesi che dietro il loro arresto ci fosse Moretti (h), considerato un informatore delle forze dell'ordine. Oggi invece si immagina che sia stato addirittura un infiltrato CIA o comunque abbia avuto un ruolo molto dubbio tanto da far dire al Generale Dalla Chiesa nella sua deposizione alla commissione sul terrorismo nel 1982: “Le BR  senza Moretti sono una cosa. Le BR con Moretti sono un’altra.” (i)
Certo è, che il terrorismo è da sempre molto di più che la lotta di resistenti, insorgenti o rivoluzionari.
Spesso diventa strumento di "interessi" eterogenei anche distanti od opposti a quelli che apparentemente persegue. 
Così, oggi, vediamo i paesi occidentali finanziare, sostenere militarmente e logisticamente in Siria, movimenti e gruppi fondamentalisti ed integralisti islamici, che in casa propria considerano terroristici. Evidentemente mondo era e mondo è. (Enzo)

Note all'articolo
[1] Office of Alien Property Custodian, Vesting Order No. 248. L’ordine fu firmato da Leo T. Crowley, Alien Property Custodian, executed October 20, 1942; F.R. Doc. 42-11568; Filed, November 6, 1942, 11:31 A.M.; 7 Fed. Reg. 9097 (Nov. 7, 1942). Vedasi anche New York City Directory of Directors (presso la Library of Congress). I volumi degli anni ’30 e ’40 indicano Prescott Bush direttore dell’Union Banking Corporation dal 1934 al 1943.
[2] Webster Tarpley e Anton Chaitkin, George Bush: The Unauthorized Biography.
[3] Charles Higham, Trading With The Enemy, A Dell Book, 1983, p.23.
[4] Ibidem, p.177.
[5] Michael McClintock, Instruments of Statecraft, Pantheon Books, New York 1992, p.24.
[6] E. H. Cookridge, Gehlen, Gehlen, Spy of the Century, Random House, NY, 1972.
[7] Ibidem, p. 301.
[8] Ibid.
[9] Ibid.
[10] Ibid.
[11] The Progressive, “Turn it Off” settembre 1993, p.10.
[12] Ibidem, pp.10-11.

Nota alla foto
* Il padre di "Poppy” si chiamava Prescott Sheldon Bush. Come lo sarebbero stati a loro volta i suoi discendenti, fu membro della Skull & Bones, società che gli permise di entrare in contatto con le famiglie Harriman e Walker, formatesi anch’esse a Yale. L'unione con Dorothy Walker, figlia del ricco industriale George Herbert Walker, non era destinata a generare solo molti figli, ma anche grandi affari tra il clan dei Bush e quello dei Walker (sempre sotto l'ala protettrice degli Harriman e dei Rockefeller, naturalmente).
Il 20 ottobre 1942, dieci mesi dopo la dichiarazione di guerra al Giappone e alla Germania da parte degli Stati Uniti, il presidente Roosevelt ordinò la confisca delle azioni della Union Banking Corporation (UBC) in quanto accusata di finanziare Hitler e di avere ceduto quote azionarie a importanti gerarchi nazisti. Prescott Bush era allora azionista e direttore dell'UBC. Una questione del massimo interesse, considerato che, dopo essere salito al potere nel 1933, Hitler aveva decretato l'abolizione del debito estero tedesco, contratto in larga parte in seguito al Trattato di Versailles. 
Ogni credito internazionale alla Germania nazista era pertanto interrotto. La famiglia Harriman e il suo socio Prescott Bush si incaricarono di effettuare presso la borsa di Wall Street le operazioni necessarie affinché tramite Franz Thyssen e Friedrich Flich - grande amico di Himmler e patrocinatore delle "camicie brune", le SS e le truppe di assalto (SA) - Hitler potesse avere parziale accesso a crediti internazionali, senza i quali non sarebbe mai riuscito a finanziare le importazioni richieste dalla sua industria bellica.
Il 28 ottobre 1942, Roosevelt ordinò la confisca delle azioni di due compagnie statunitensi che contribuivano ad armare Hitler, la Holland American Trading Corporation e la Seamless Equipment Corporation, entrambe amministrate dalla banca di proprietà della famiglia Harriman, di cui era allora direttore Bush. L’8 novembre 1942, mentre in Africa, vicino ad Algeri, si registravano sanguinosi scontri in cui migliaia di soldati americani perdevano la vita, il presidente Roosevelt ordinò la confisca delle azioni della Silesian-American Corporation, gestita ormai da diversi anni da Prescott Bush e da suo suocero George Walker. Le quattro confische ebbero luogo nel quadro del "Trading with the Enemy Act”, legge volta a punire chiunque portasse avanti affari con il nemico.
La stretta collaborazione che legò Hitler al nonno e al bisnonno dell'attuale presidente George W Bush - e dunque a due diversi rami della sua famiglia - si può far risalire a ben prima dell'ascesa del nazismo al potere. Oltre che con Hitler la famiglia Harriman, Prescott Bush e George Walker avevano stabilito anche legami con Mussolini. Tramite l'accordo con la German Steel essi fornivano a Hitler, tra le altre cose, il 50,8 per cento dell'acciaio da cui si ricavavano gli armamenti del Terzo Reich, il 45,5 per cento dei condotti e delle tubature della Germania nazista e il 35 per cento del materiale esplosivo con cui Hitler avrebbe sterminato molti dei suoi nemici. 
Ogni membro dei Partito Nazionalsocialista (NSDAP) che ricoprisse una carica dì rilievo aveva diritto a un viaggio gratuito concesso da un'altra delle compagnie dei Bush e dei Walker, la Hamburg-Amerika Line : questa, che deteneva il monopolio degli affari tra gli Stati Uniti e la Germania di Hitler, gli aveva reso un prezioso servizio nel 1932, anno in cui la Repubblica di Weimar, ormai al tramonto, aveva compiuto un ultimo, disperato e vano tentativo di impedirne l'ascesa.  Il governo di Weimar era sul punto di ordinare lo smantellamento delle milizie private di Hitler, ma la Hamburg-Amerika Line si era incaricata di rendere pubblica questa notizia, sostenendo in tal modo una vera e propria propaganda politica a favore di Hitler e contro la Repubblica di Weimar. 
Le sorprese non finiscono però qui: oltre al sostegno offerto ai nazisti, si profilano altre questioni interessanti. Tanto per fare un esempio, per Hitler e Stalin sarebbe stato molto più complicato sostenere una guerra aperta se la banda Harriman-Bush-Walker non avesse allo stesso tempo armato Hitler fino ai denti e rifornito di carburante le truppe russe. Era dagli anni Venti che la famiglia Walker estraeva petrolio da Baku (Azerbaigian) per poi rivenderlo all'Armata Rossa.
Prima che scoppiasse la Seconda Guerra Mondiale, e ancora durante il conflitto, una joint venture legava la Standard 0il, di proprietà della famiglia Rockefeller, alla I.G. Farben, un'imponente industria chimica tedesca. Molti degli stabilimenti comuni alla Standard Oil e alla I.G. Farben situati nelle immediate vicinanze dei campi di concentramento nazisti - tra cui Auschwitz, per esempio - sfruttavano il lavoro dei prigionieri per produrre un’ampia gamma di prodotti chimici, tra cui il Cyclon-B, gas letale molto diffuso nei lager per sterminare le stesse persone che erano costrette a produrlo. E nonostante il bombardamento sistematico con cui rasero al suolo moltissime città tedesche durante la guerra, le truppe statunitensi agirono sempre con estrema cautela quando si trattava di colpire zone in prossimità di questi stabilimenti chimici. Nel 1945 la Germania era sotto un cumulo di macerie, ma gli stabilimenti erano tutti intatti.
(Tratto da “Hitler ha vinto la guerra”)

Note al commento
(a) In un bell’articolo di Gennaro Sangiuliano «Il Giornale» del 30 ottobre 2009 si parla delle carte dei servizi segreti inglesi riguardanti il soggiorno a Capri di Lenin e dei futuri capi bolscevichi. Lenin tra il 1908 e il 1910 trascorse due periodi a Capri, «in una delle ville più belle dell’isola, curato da una vasta servitù». Nel 1909 prese là il via la cosiddetta «Scuola di Capri», sintesi della più ampia sigla «Scuola della tecnica rivoluzionaria per la preparazione scientifica dei propagandisti del socialismo russo». Perché i servizi inglesi si interessavano ai soggiorni capresi di Lenin & soci? Perché nella «perla del Mediterraneo» ci andava il gotha internazionale del tempo. Pure gli esponenti della Germania imperiale che poi avrebbe finanziato l’impresa di Lenin in Russia. Particolarmente assiduo era il panfilo Germania, di Alfred Krupp, re dell’acciaio suicidatosi quando si era scoperta la sua predilezione per i ragazzotti locali. Sua figlia Bertha (che diede il suo nome al megacannone che nella Grande Guerra sparava su Parigi) ospitava spesso sul panfilo il generale Hindenburg (poi presidente del Reich). Una celebre foto mostra Lenin che gioca a scacchi con Gorkij attorniato da altri amici (la foto verrà più volte ritoccata ai tempi di Stalin, facendo sparire via via quelli che venivano eliminati). Ma diceva Lenin, coerentemente: «Tra gli uomini non può esistere alcun tipo di rapporto configurabile come “amicizia” che esuli dai rapporti politici, di classe e materiali». A Capri, scrive Sangiuliano, «venne spartita una parte del bottino della famosa rapina al treno blindato di Tiflis, organizzata da Stalin, che rese ricchi i bolscevichi». Ed ecco una cosa che non sapevo: «Una volta al potere, al Cremlino, Lenin diventerà un collezionista di orologi di lusso e di automobili».

(b) Lo Zar era assolutamente contrario all’istituzione di un banca centrale russa, privata e gestita direttamente dall’oligarchia finanziaria e quindi dai poteri forti che decisero di rovesciare il suo regime. La Rivoluzione Russa venne finanziata da Wall Street. A partire dal 1905 la banca Kuhn Loeb and Co. (americana) Iniziò a sostenere economicamente la Rivoluzione fornendo denaro a leader storici come Lenin, Trotsky e Zinoviev. Fiumi di soldi giunsero anche dai banchieri Schiff e Warburg con l’appoggio dello Stato Maggiore Tedesco. All’indomani della Rivoluzione Russa l’élite iniziò il saccheggio delle terre dello Zar e la Standard Oil dei Rockefeller riuscì ad acquisire il 50% dei campi petroliferi del Caucaso. Il celebre massone Lev Trotsky venne ospitato gratuitamente dai Rockefeller presso la proprietà della Standard Oil a Bayonne (New Jersey). Trotsky ricevette il passaporto americano dai Rockefeller che fecero intervenire personalmente il presidente massone Woodrow Wilson. Nel 1917 lo Zar abdicò e Trotsky fu posto alla testa di trecento rivoluzionari comunisti, si dice reclutati dal Lower East di New York per recarsi in Russia al suo fianco. Come si dice che tutto il nascente establishment sovietico venne scelto, preparato e finanziato dalla “mano nascosta” della massoneria con i denari di taluni "poteri forti". Ricostruzioni storiche non provate vogliono che persino il sanguinario Josif Stalin e l’illustre ideologo del comunismo Karl Marx fossero segretamente affiliati alla confraternita . Gli stessi simboli della falce e martello scelti come emblema della Rivoluzione Bolscevica sono simboli massonici, al pari della stella rossa a cinque punte utilizzata per rappresentare il regime sovietico. Ma se le origini della Rivoluzione Russa vanno ricercate nei soliti interventi "estarni", ben più difficile è affermare, come fanno certi circoli politici estremisti, che lo stesso nuovo regome comunista sia stato marionetta delle grandi élite internazionali. 
Per approfondire è da leggere anche l'opera di Oscar Sanguinetti "Le fonti finanziarie del comunismo e del nazionalsocialismo"  
(c) Corriere della Sera 27 aprile 2007.
(d) L'ombra del KGB sull'Europa di Renzo Paternoster.
(e)  Leggi da Gnosis "La rete internazionale del terrorismo italiano"
(f) "Il terrorismo. soprattutto medioerientale, aveva il fine strategico di internazionalizzare la questione palestinese e la connessa lotta per l'egemonia tra i vari paesi arabi nell'area, non certo quello di rovesciare i sistemi politici europei. Certo è il nesso tra Irish Republican Army e Libia fino al 1984, tra Brigate Rosse, Baader-Mainhof, neonazisti e Lupi Grigi turchi nei campi di Abu Mussa nella Valle della Bekaa, tra Hizballah iraniani e guerriglia in Cecenia e nei Balcani." in "Il terrorismo dopo la guerra fredda" di Marco Giaconi.
(g) "Nell'Europa Occidentale il movimento di resistenza palestinese svolgeva una funzione analoga a quella dei cubani in America Latina. I Sovietici fornivano armi, munizioni, consulenza tecnica e militare, addestramento strategico; i Palestinesi rivendevano il tutto ai gruppi armati europei. Un Magistrato italiano mi ha spiegato: I sovietici avevano organizzato una catena di Fai-da-te terroristico in tutto il Medio Oriente e l'avevano data in gestione ai Palestinesi. Da "Terrorismo S.p.A." Di Loretta Napoleoni, pag. 88, ediz. Il Saggiatore.

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