giovedì 1 maggio 2008

SVOLTA STORICA: FINI PRESIDENTE DELLA CAMERA


Gianfranco Fini è il Presidente della Camera nella XVI legislatura.
Dopo la "presa di Roma" cade anche un'ultimo muro. La destra italiana, dopo la grande menzogna di quella costruzione politica-architettonica, che fu l'arco costituzionale, è vincente e pienamente legittimita dal voto degli Italiani.
I punti salienti del discorso di insidiamento di Fini:
-un omaggio "alla bandiera tricolore simbolo della nazione": "nella difesa dell’identità culturale della nostra Patria, della nazione italiana, nazione di cui è simbolo la bandiera tricolore esposta in quest’aula ed alla quale rendo omaggio. È in essa che si riconosce il nostro Popolo".
-“Negli ultimi anni molti passi avanti nella giusta direzione sono stati compiuti, e dalla quasi totalità delle forze politiche. Coloro che si ostinano a erigere steccati di odio o a negare le infamie dei totalitarismi sono pochi, quanto isolati nella coscienza civile degli italiani”. Passaggi fondamentali di chiarezza che mirano a quella tanto agognata “ricostruzione di una memoria condivisa” ma che riconoscono anche che “una sincera pacificazione nazionale, nel rispetto della verità storica, tra vincitori e vinti di ieri sono traguardi ormai raggiunti, anche per il nobile e coraggioso impegno di due Presidenti della Repubblica: Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi".
-Il "relativismo culturale", definito "un'insidia alla nostra libertà e alla democrazia". "La libertà - spiega il presidente di Montecitorio - è minacciata quando in suo nome si teorizza l'impossibilità di definire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato". Secondo Fini, è responsabilità della politica e delle istituzioni rispondere a questa "minaccia", puntando "sull'educazione dei giovani e sulla diffusione del sapere".
-"Tutti i deputati e le deputate" ha detto il presidente della Camera " senza distinzione politica sentano l'imperativo morale di dare la massima importanza che il diritto al lavoro possa essere esercitato in condizioni di sicurezza". "La perdurante tragedia delle morti bianche " ha aggiunto" offende le nostre coscienze e non deve essere più considerata ineluttabile ma deve generare lo sforzo comune a tutte le istituzioni perchè ad essa si ponga rapidamente fine".

In serata lo strascico con D'Alema. L'ex comunista, infatti, con la solita retorica ipocrita (i comunisti sicuramente antifascisti ma non democratici) si lamentava del fatto che Fini avesse parlato del solo valore della Libertà omettendo invece quello fondamentale per lui (forse anche più del primo) dell'antifascismo. Fini risponde in serata al Tg2 : "Io ho parlato del valore della Libertà....del valore dell'antifascismo aveva senso parlarne quando c'era il fascismo...".
(E' possibile leggere l'intero discorso di insediamento del Presidente Fini cliccando sul titolo di questo post)

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