Esattamente un anno fa lanciavo l’allarme: l’amministrazione comunale di Capaccio vuole mettere le mani sui soldi del sottopasso di Paestum annientando l’opera. Puntuali giunsero le smentite di sindaco e giunta. Ci risiamo, un serio tentativo di cancellare quell’opera adesso si sta compiendo e questa volta lo si fa fare al professore Forte progettista incaricato di redigere il Puc di Capaccio. Nel suo progetto di Capaccio Paestum il sottopasso non c’è. E’ gravissimo tutto ciò anche perché intanto abbiamo speso ben oltre 50 mila euro in studi di sondaggio archeologico e geologico dell’area destinata all’opera del sottopasso: si tratterà di soldi bruciati al vento?
Questo Puc rischia di scoprire tutte le verità di un progetto di assalto vero al territorio e quello dell’annientamento del sottopasso è solo uno degli aspetti critici. Encomiabile l’azione dell’amico Paolillo e di altri amici che stanno mettendo in luce altri “disastri annunciati al territorio. Ne cito qualcuno: il centro di Capaccio Scalo, dove con la mia amministrazione stavamo studiando uno spazio verde ad uso della collettività, rischia di diventare un ammasso di palazzine.
Altre palazzine inonderanno Cannito, l’area attualmente destinata a discarica pubblica e su cui ci si stava attrezzando per un’opera di risanamento: con la scusa di un centro sportivo anche lì palazzine ... palazzine ... palazzine.
Un’ondata di cemento insomma sta per versarsi sul paese di Capaccio Paestum che invece dovrebbe vedere rivalutato ambiente, verde ed attrezzature affini al turismo.
Certo siamo alla fase della discussione , ma se la legge dei palazzinari si imporrà sulle scelte per il futuro di Capaccio siamo pronti a raccogliere 10 mila firme per bloccare il sacco annunciato di Capaccio.
Si blocchi subito la prospettiva di scempio e qualcuno spieghi a Forte quanta importanza ha il sottopasso della stazione di Paestum per l’intera città, quanta importanza hanno per il nostro paese la creazione di spazi attrezzati per i cittadini , i giovani, i bambini. Qualcuno gli spieghi che il parco della memoria da lui disegnato, lontanissimo dal centro urbano, sarà un ricettacolo di delinquenza e di solitudine.
Non credo che tutte queste strane previsioni possano essere il frutto di una professionalità che stimo, ma ho il forte, fortissimo dubbio di una regia economico-politica che sta condizionando scelte, indirizzi e prospettive. Si abbia la decenza di finirla.
Faccio appello ai consiglieri comunali tutti di Capaccio, che sappiano di avere nelle mani un mandato popolare di uno dei Comuni piu belli d’Italia. Il Puc che essi voteranno non apparterrà né alla maggioranza nè alla minoranza, ma alla storia millenaria di questo grande Comune.
Enzo Sica
Questo Puc rischia di scoprire tutte le verità di un progetto di assalto vero al territorio e quello dell’annientamento del sottopasso è solo uno degli aspetti critici. Encomiabile l’azione dell’amico Paolillo e di altri amici che stanno mettendo in luce altri “disastri annunciati al territorio. Ne cito qualcuno: il centro di Capaccio Scalo, dove con la mia amministrazione stavamo studiando uno spazio verde ad uso della collettività, rischia di diventare un ammasso di palazzine.
Altre palazzine inonderanno Cannito, l’area attualmente destinata a discarica pubblica e su cui ci si stava attrezzando per un’opera di risanamento: con la scusa di un centro sportivo anche lì palazzine ... palazzine ... palazzine.
Un’ondata di cemento insomma sta per versarsi sul paese di Capaccio Paestum che invece dovrebbe vedere rivalutato ambiente, verde ed attrezzature affini al turismo.
Certo siamo alla fase della discussione , ma se la legge dei palazzinari si imporrà sulle scelte per il futuro di Capaccio siamo pronti a raccogliere 10 mila firme per bloccare il sacco annunciato di Capaccio.
Si blocchi subito la prospettiva di scempio e qualcuno spieghi a Forte quanta importanza ha il sottopasso della stazione di Paestum per l’intera città, quanta importanza hanno per il nostro paese la creazione di spazi attrezzati per i cittadini , i giovani, i bambini. Qualcuno gli spieghi che il parco della memoria da lui disegnato, lontanissimo dal centro urbano, sarà un ricettacolo di delinquenza e di solitudine.
Non credo che tutte queste strane previsioni possano essere il frutto di una professionalità che stimo, ma ho il forte, fortissimo dubbio di una regia economico-politica che sta condizionando scelte, indirizzi e prospettive. Si abbia la decenza di finirla.
Faccio appello ai consiglieri comunali tutti di Capaccio, che sappiano di avere nelle mani un mandato popolare di uno dei Comuni piu belli d’Italia. Il Puc che essi voteranno non apparterrà né alla maggioranza nè alla minoranza, ma alla storia millenaria di questo grande Comune.
Enzo Sica
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