martedì 22 aprile 2008

EMERGENZA RIFIUTI: POSSIBILE CHE A PAGARE SIANO SEMPRE GLI STESSI?

Possibile che a pagare siano sempre gli stessi?
Eppure la Piana del Sele ha già dato!
Perchè i virtuosi che cercano di fare la raccolta differenziata devono essere penalizzati da chi preferisce, invece, restare comodamente attacato alle "vecchie abitudini"?
Perchè Napoli deve essere il massimo centro di "importazione" e consumo della ricchezza e del denaro pubblico in Campania e invece "esportare" nelle altre province soprattutto la sua monnezza?

In piena area S.I.C. (Sito d'Importanza Comunitaria), nella riserva naturale Sele-Tanagro, il Prefetto De Gennaro, commissario per l'emergenza rifiuti, insiste nel voler localizzare un sito per 20.000 ecobale (per ora), provenienti dal C.d.r. di Battipaglia.
Ecoballe che allo stato difficilmente andranno in un "termovalizzatore" non essendo, a quanto sembra, a norma con quanto prescritto dalla normativa vigente.
Si profila quindi la realtà di un sito più permanente che transitorio.
Per di più in un area protetta e prossima al sito archeologico dell' Heraion, in un zona geologicamente sensibile, essendo il suolo prevalentemente sabbioso, a poche centinai di metri dal Sele, che come tutti sano ha la brutta abitudine di esondare dai suoi margini (con migliaia di ettari di terreno allagati), in delle vasche che dovrebbe essere di contenimento ma che non vennero più utilizzate dal Consorzio di Bonifica destra Sele quale parte del vecchio depuratore, a quanto sembra, proprio perchè non più impermeabili.

Ci si chiede allora quale la logica della scelta dei siti di stoccaggio, quando ci sembra esistono in zona altri alternativi come quello indicata dal Sindaco di Eboli, Melchionda, in un'area vicina allo stesso Cdr.

Lo stesso, infatti, osserva:"Nessuna delle motivazioni addotte per sostenere la scelta di Coda di Volpe regge alla realtà dei fatti. Portare qui le ecoballe significa penalizzare pesantemente il vero polmone verde ed agricolo della Campania. Per settimane abbiamo assistito alla sfilata di politici falsamente preoccupati per le sorti delle produzioni campane, a cominciare dalla mozzarella di bufala, e falsamente interessati alla soluzione del problema. La Piana del Sele è un motore verde ed economico sena paragoni sul territorio regionale. Invece di sostenere queste produzioni, che sarebbero anche il tentativo di riaccreditare il territorio regionale dopo le vergogne di Napoli, mettono in campo un nuovo attacco all’intera economia della Piana del Sele e della Regione. E’ il frutto dell’incapacità di gestire il fenomeno, un fallimento che ora si vorrebbe far ricadere su uno dei pochi territorio virtuosi.Basterebbe considerare che si vorrebbero portare le ecoballe in un territorio che ha già ospitato una discarica, ospita il Cdr, realizzerà un impianto di compostaggio moderno ed è alla vigilia dall’avvio della raccolta differenziata. Aspettavamo l’indicazione della discarica provinciale, invece siamo costretti ad assistere al tentativo di penalizzare uno dei pochi territori che si sta attrezzando per fare fronte all’emergenza. In questo passaggio c’è tutto il senso del fallimento di chi sarebbe chiamato a gestire la questione rifiuti".

E se Eboli si prepara ad affrontare il commissariato per l’emergenza rifiuti sulla questione delle eco balle, anche il Comune di Serre si prepara alla lotta, soprattutto contro l’amministrazione De Luca. Già respinta al mittente l’ipotesi di un allargamento della discarica di Macchia Soprana, il sindaco Palmiro Cornetta si prepara a tirare fuori le carte e gli impegni sottoscritti dal governo Prodi. Soprattutto il primo cittadino di Serre si prepara a calare sul tavolo del prossimo esecutivo Berlusconi l’impegno sottoscritto dall’allora responsabile del dicastero dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio di chiudere la discarica di Macchia Soprana al raggiungimento delle 700mila tonnellate di capienza. Un atto ufficiale che il futuro ministro dell’Ambiente non potrà certo non tenere conto davanti alle proposte di allargamento avanzate da De Luca. Dunque resta aperto più che mai il fronte Rufoli, cava destinata a raccogliere dalla prossima estate gli esuberi di immondizia prodotti dalla città di Salerno che non potrà più utilizzare Ostaglio, sito di stoccaggio alle porte del capoluogo oramai ai limiti della capienza.

E Capaccio e la sua amministrazione comunale cosa fanno?

Al di là degli sterili attestati di solidarietà il primo cittadino non è andato.
Ma un sito di stoccaggio di ecoballe a Coda di Volpa non è anche un problema di Capaccio?
Una eventuale esondazione del Sele colpirebbe miracolosamente solo il territorio di Eboli?
E che dire di eventuali infiltrazioni del percolato nella falda acquifera?
Cosa penserebbe un turista nell' ammirare l'Heraion a Capaccio con a poca distanza sull'altra riva del Sele un bel concentrato di "munnezza".
A che serve ospitare e promuovere nel nostro paese un salone della mozzarella di bufala, decantare la bontà e la sanità della nostra mozzarella se poi si rischia paradossalmente di fare la fine del casertano?
E che dire delle tante colture agricole come quella del carciofo I.g.p. di Paestum. Come sarebbe colpite da un tale ingombrante problema?
Parliamo del comparto turistico?
Evidentemente Capaccio-Paestum ha più da perdere della stessa Eboli per il sito di Coda di Volpe. Eppure nella casa "Comune" nulla si muove.

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