martedì 13 maggio 2008

Berlusconi IV, Veltrusconi I e il nuovo compromesso storico.

Il governo Berlusconi è approdato alle Camere per la fiducia.
Un governo nato sotto buoni auspici ad iniziare dal record nella sua formazione a sottolineare la volontà del Cavaliere e della coalizione di essere propositivi e fattivi. Certamente la sua genesi non è stata facile se il Premier ha dovuto rinunciare ai viceministri per i veti incrociati di Lega e A.N. su nomi e deleghe. Ma infine la capacità di mediazione e di trovare soluzioni a difficili situazioni di Berlusconi, la volontà del fare hanno preso il sopravvento e realizzando così la quadratura del cerchio.
Berlusconi si ritrova di nuovo, suo malgrado, a essere l'uomo delle novità o forse sarebbe meglio dire dei cambiamenti epocali della politica in Italia, a cominciare da quando decise di scendere in campo fondando quella che sarà poi chiamata la Casa delle Libertà. Si ritrova in un Parlamento inedito, con due maggiori partiti , il P.d.L. ed il P.D., che egemonizzano la politica italiana. Oggi è venuto anche meno il "cavallo di battaglia" di tante epiche battaglie politiche: il cavaliere è orfano, come purtroppo tanti Italiani, del comunismo. Non c'è più! La nascita del P.D. ha compiuto il clamoroso miracolo, riuscendo là dove neanche il crollo del Muro di Berlino e quindici anni di bipolarismo avevano fallito.

L'Italia ha finalmente compiuto quel passo verso una politica della condivisione di principi comuni tra gli schieramenti politici.
Belusconi ha, infatti, salutato come un fatto positivo la nascita del governo ombra dell'opposizione (la Mussolini, invece, critica, promuove quello "penombra") e lancia un messaggio al P.D. per avviare un cammino comune e condiviso verso le riforme.
"Il lavoro che ci aspetta richiede ottimismo e spirito di missione." Ha ribadito il Cavaliere. "Gli italiani hanno messo a tacere il pessimismo di chi non ama l’Italia e non crede nel suo futuro. I cittadini ci hanno detto di dividerci e combatterci ma non in nome di vecchie ideologie e di dare stabilità e impegno nell'azione di governo. L’Italia non ha tempo da perdere".

Berlusconi, Veltroni e un nuovo compromesso storico?

Siamo al Veltrusconi I?

Chiariamoci. Di un compromesso ben diverso da quello più famoso degli anni settanta.
Un compromesso che tocca la destra come la sinistra. Ma più che con il vecchio avversario è un compromesso con se stessi. Sia Berlusconi che Veltroni, il Veltrusconi, si sono bene resi conto che è venuto il tempo di abbandonare il vecchio repertorio di luoghi comuni, diffidenze, di contrapposizioni frontali e para-ideologiche per abbracciare la via più soft di un bipolarismo all'inglese. O meglio si vuole andare verso un bipartitismo fatto di condivisioni delle regole del gioco, da riscrivere insieme, di rispetto reciproco e pari dignità politica ed istituzionale.

Siamo finalmente alla svolta?
Staremo a vedere.



Nel frattempo sul fronte del P.d.L. si segnala l'intervento chiarificatore del neo-ministra della difesa, l'on. Ignazio La Russa, reggente di A.N.

Il processo che porterà alla formazione del Popolo delle libertà, in cui confluiranno Alleanza nazionale e Forza Italia "magari con diverso peso ma con pari dignità", "si completerà prima delle europee del prossimo anno". E' quanto ha detto Ignazio La Russa, intervistato stamattina da Maurizio Belpietro all'interno dell'approfondimento giornalistico ‘Panorama del giorno'."Fini - ha detto La Russa - ha proposto all'Assemblea nazionale, che ha approvato all'unanimità, il mio nome, stando il fatto che ha assunto una alta carica istituzionale, ma lui rimane ovviamente il leader di Alleanza nazionale. Ha proposto il mio nome come reggente insieme al comitato di reggenza del quale voglio considerarmi 'primus inter pares'. E' un compito delicato'.Ci chiarisce se Alleanza nazionale si scioglierà o meno?"Non abbiamo e non ho nessuna intenzione di essere il notaio liquidatore di An che, insieme a Forza Italia, deve compiere un percorso parallelo e simmetrico non di scioglimento, ho già detto che noi vorremmo essere delle levatrici, ma di nascita. Sia noi che Forza Italia vorremmo andare a confluire, magari con diverso peso ma con pari dignità, in un nuovo soggetto che già esiste tra i nostri elettori e in Parlamento perché abbiamo i gruppi comuni, ma che ancora ha bisogno di regole, di organi, di idee precise".Un percorso lungo, insomma, secondo lei quanto ci vorrà?"Secondo me si completerà prima delle europee dell'anno prossimo".

enzodisirio






I Ministri del Governo Berlusconi IV

Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi





Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio
Gianni Letta
Paolo Bonaiuti (Editoria)
Gianfranco Miccichè (CIPE)
Carlo Giovanardi (Famiglia, Droga, Servizio civile)
Vittoria Brambilla (Turismo)
Aldo Bancher ( Federalismo)
Rocco Crimi (Sport)
Maurizio Balocchi (Semplificazione normativa)

Ministri senza portafoglio

Rapporti con le Regioni
Ministro: Raffaele Fitto





Attuazione del Programma
Ministro: Gianfranco Rotondi





Pubblica amministrazione e l'Innovazione
Ministro: Renato Brunetta





Pari opportunità
Ministro: Mara Carfagna





Politiche Comunitarie
Ministro: Andrea Ronchi





Rapporti con il Parlamento
Ministro: Elio Vito





Riforme per il Federalismo
Ministro: Umberto Bossi
Sottosegretario: Aldo Bancher





Politiche per i Giovani
Ministro: Giorgia Meloni
Sottosegretari: Rocco Crimi





Semplificazione Normativa
Ministro: Roberto Calderoli
Sottosegretari: Maurizio Balocchi

Ministri con portafoglio

Affari Esteri
Ministro: Franco Frattini
Sottosegretari: Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Alfredo Mantica, Enzo Scotti





Interno
Ministro: Roberto Maroni
Sottosegretari: Michelino Davico, Alfredo Martovano, Nitto Francesco Palma





Giustizia
Ministro: Angelino Alfano
Sottosegretari: Maria Elisabetta Alberti Casellati, Giacomo Caliendo


Economia e Finanze
Ministro: Giulio Tremonti
Sottosegretari: Alberto Giogetti, Daniele Molgora, Nicola Cosentino, Luigi Casero, Giuseppe Vegas





Sviluppo Economico
Ministro: Claudio Scajola
Sottosegretari:Ugo Martinat, Paolo Romani, Adolfo Urso





Istruzione Università e Ricerca
Ministro: Mariastella Gelmini
Sottosegretari: Giuseppe Pizza





Lavoro Salute e Politiche sociali
Ministro: Maurizio Sacconi
Sottosegretari: Pasquale Viespoli, Ferruccio Fazio, Francesca Martini, Eugenia Maria Roccella





Difesa
Ministro: Ignazio La Russa
Sottosegretari: Giuseppe Cossiga, Guido Crosetto,





Politiche Agricole e Forestali
Ministro: Luca Zaia
Sottosegretari: Antonio Bonfiglio





Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare
Ministro: Stefania Prestigiacomo
Sottosegretari: Roberto Menia





Infrastrutture e Trasporti
Ministro: Altero Matteoli
Sottosegretari: Roberto Castelli, Bartolomeo Giachino, Mario Mantovani, Giuseppe Maria Reina





Beni e Attività Culturali
Ministro: Sandro Bondi
Sottosegretari: Francesco Maria Giro

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