Mercoledì, 20 maggio presso l’abitazione del generale Giuseppe Troncone si sono riuniti i partiti e movimenti fondatori del P.d.L. a Capaccio.
Erano presenti: il coordinatore di collegio dott. Rosario Catarozzi, il coordinatore cittadino prof. Antonio Di Benedetto, il capogruppo consiliare sig. Giuseppe Mauro per Forza Italia, il presidente dott. Francesco Sica, il portavoce politico sig. Vincenzo Di Sirio per Alleanza Nazionale, il Segretario sig. Claudio Ragosta ed il componente del Direttivo sig. Francesco Mottola per la Democrazia Cristiana per le Autonomie, il Presidente sig. Gaetano Tolomeo per il Circolo “Italia”delle Libertà, il sig. Glicerio Taurisano per il Circolo “Capaccio-Paestum” delle Libertà.
I convenuti hanno sottolineato l’autonomia di ciascun partito nell’ambito di quel progetto politico comune che è il P.d.L. pur restando fermo la volontà di continuare un cammino comune verso il partito unico nelle forme e nei tempi stabiliti dai vertici nazionali e provinciali.
Forza Italia ha ribadito la volontà di mantenere autonomo il proprio gruppo consiliare richiamandosi in tal senso alle indicazioni dei propri vertici provinciali. Il gruppo di F.I. resta, quindi, nella sua attuale formazione (Mauro come Capogruppo, Voza e Mazza), mentre il generale Troncone ha espresso la volontà di adesione al progetto politico del P.d.L. in Consiglio Comunale superando la vecchia denominazione di Casa delle Libertà, pur auspicando al più presto la formazione di un gruppo consiliare proprio del Popolo delle Libertà.
I presenti hanno altresì stabilito, di muoversi entro le indicazioni dei propri referenti provinciali e nazionali, nel processo di formazione del Popolo delle Libertà a Capaccio, rimarcando in tal senso
come i soggetti, attualmente, istituzionalmente parte di tale percorso (F.I., A.N., la D.C., i Circoli della Libertà, e si attende il Nuovo P.S.I.) siano aperti al confronto e al dialogo con i movimenti federati o alleati per costruire un opposizione comune e candidarsi al governo della nostra cittadina.
In tal senso non vi è alcuna chiusura verso quei nostri concittadini che si riconoscono nel progetto politico ed ideale del Popolo della Libertà e anzi si auspicano sempre nuove adesione in un processo virtuoso di allargamento della base sociale e politica che vada oltre la semplice appartenenza ai partiti fondanti.
Si rimarca però, come da indicazione provinciale, che qualsiasi adesione al Popolo delle Libertà debba passare attraverso il “filtro” dei partiti e movimenti fondanti e che non vi possano essere “tavoli” o “incontri” verso il P.d.L. senza la presenza dei suddetti soggetti politici e dei suoi rappresentanti istituzionali.
Iniziative, quindi, che non vedano la comune presenza dei “soggetti istituzionali”sono da
considerarsi estemporanee e prive di qualsiasi fondamento o legittimità. Tutto ciò, anche, alla luce della volontà espressa dai reciproci vertici provinciali del P.d.L. di promuovere, a seguito di consultazioni tuttora in corso, un modello di riferimento anche per le singole realtà locali.
Il Circolo
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