giovedì 24 luglio 2008

Rappresentanti e rappresentati



Il problema se l'è posto per prima Forza Italia e con loro il centro-destra.

Ora anche la sinistra "antagonista" affronta la questione del suo rappresentante che non la rappresenta! E lo fa nel modo più duro ... con un manifesto!

Tra le memorabili battaglie del consigliere Vicidomini in consiglio comunale, una resterà sempre memorabile: l'appassionata difesa, nel penultimo consiglio comunale, dell'aumento del 10% dei gettoni ai consiglieri.


Ma se a sinistra piangono, a destra non ridono.

Questo è il consigliere Pasquale Mazza

ieri



e oggi




A questo punto si impone una riflessione: CHI RAPPRESENTA CHI !

I consiglieri Mazza e Vicidomini, esprimono in consiglio comunale e nelle commissioni, chi li ha votato o solo loro stessi?

La verità è che era perfettamente prevedibile che sia l'uno che l'altra, una volta eletti avrebbero preso una strada diversa dal proprio partito, soprattutto dal momento che per entrambi si prospettava lo scomodo scranno dell'opposizione!

Eppure, entrambi hanno trovato ospitalità o sarebbe meglio dire sono stati corteggiati dai rispettivi partiti ... per la candidatura ... partiti che adesso lamentano la scarsa "fedeltà"!
Ma non dobbiamo dimenticare che, entrambi, hanno ottenuto tante preferenze ...
ed affermare che con le loro posizioni stanno tradendo le "deleghe" ricevute sarebbe qualunquistico. Forse è proprio così che vuole essere rappresentato chi li ha votati ... o forse no!

allora?

Forse è giunto il momento di mandare in soffitta il voto di preferenza anche per le amministrative?

4 commenti:

  1. D'accordo sull'analisi.
    La conclusione non mi trova d'accordo.
    Forse la soluzione sarebbe una migliore selezione dei candidati da parte dei partiti.
    Il voto delle amministrative è scarsamente politicizzato. Conta la persoma.
    Se si seguisse la linea indicata da te, nella peggiore delle ipotesi, il problema sussisterebbe ancora.
    Sarebbero sempre inseriti dai candidati appetibili, per dare la volata alla lista, i quali, forti del loro pacchetto voti, vorrebbero certamente il posto sicuro.
    Oppure sarebbero inseriti nei primi posti persone senza alcuna qualità se non quella di avere le conoscenze giuste.
    Non mi sembra che nelle ultime elezioni politiche entrambi gli sachiaramenti hanno proposto sempre il meglio.
    Forse sarebbe meglio passare attraverso un scelta più oculata dei candidati, attraverso anche una norma anti-trasformismo.
    La via sarebbe la non applicazione della regola Fasolino del chi ha più voti va in giunta.
    Invece sarebbe opportuno già in campagna elettorale l'indicazione di una parte della squadra di governo al primo turno, da completarsi se si andasse al ballottaggio.

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  2. Comunque complimenti, come sempre sai come stimolare il dibattito su un argomento.
    Più che il "giapponese" forse dovremmo chiamarti il "pungolatore".

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  3. io opterei per un sistema misto, molto simile a quello adottato per le elezioni regionali.
    Un 70% di consiglieri li sceglierebbe il partito con un "listino " ad hoc bloccato (basandosi su capacità, fiducia e lealtà), il restante 30 % lo sceglierebbe il voto di preferenza dei cittadini chiamati alle urne...i più bravi al governo...affiancati da poche "macchine da voto"...
    Difficile da realizzare , ma sicuramente risolverebbe tanti problemi...

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  4. Purtroppo con il voto di preferenza il candidato supervotato si crede un padreterno!
    Lui risponde solo ai suoi elettori, che non sono il partito.
    Se invece le liste fossero bloccate come nelle politiche, conterebbe molto di più la serietà del partito e la squadra nel complesso. Ci sarebbero meno intimidazoni ed il voto non sarebbe controllabile. Perché diciamocela tutta, io so esattamente i miei 30 voti chi me li ha dati, con buona pace del segreto dell'urna!
    Inoltre, eviteresti anche tanto spreco di soldi da parte dei candidati (manifesti personali, feste, cene, ecc.) e le competizioni interne.
    Sarebbe sempre la "squadra" che si muove insieme, nei comizi, nelle feste.
    Basta vedere le ultime elezioni politiche, di candidati locali a sinistra ce ne erano ... non è servito a nulla! La gente si è orientata più su programmi ed idee che sui singoli, che in Parlamento come in Consiglio Comunale, poco possono. Inoltre, il nuovo sistema ha consentito anche un certo ricambio generazionale, puntando su persone più o meno sconosciute, al posto dei veterani. Cosa che in un sistema con le preferenze non sarebbe mai potuto avvenire.
    Sulla norma anti-trasformismo ho qualche dubbio sulla sua applicabilità: puoi imporre ad un rappresentante votato dal popolo di non votare secondo coscienza?
    Mazza mica ha detto che lui non è più di F.I., ma vota come vota per l'interesse dei suoi elettori, dice. Come fai ad imporgli le dimissioni?

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