venerdì 25 luglio 2008

Verso il Popolo delle Libertà: avanti con brio.

Comincia a delinearsi il percorso che porterà al PDL.
Il reggente di AN, Ignazio La Russa, in tal senso è stato molto chiaro: "i dettagli del 'timing' verso il nuovo soggetto unitario" ha spiegato "saranno resi noti nell'Assemblea nazionale prevista per sabato 26", ma ha sottolineato che "non chiudiamo F.I. e A.N. ma realizziamo in pochi mesi una confluenza, con altri movimenti, nel nuovo soggetto politico unitario, con regole, strutture e veste autonoma". Per il reggente di A.N., da subito "possono iniziare a lavorare i comitati che devono preparare l'approdo, in particolare il comitato costituente e la commissione Statuto".

Più esplicito Maurizio Gasparri:" Ci siamo presentati con le liste del PDL. Abbiamo approvato un programma di governo ed una carta dei valori ai quali fanno riferimento anche i Gollisti di Sarkoszy, che Berlusconi e Fini siano i leaders di queste compagini lo sanno tutti. Sabato c'è l' Assemblea di A.N. per decidere le tappe".
Le percentuali? "70% F.I. e il 30% A.N. è una proposta ragionevole. Intanto i gruppi parlamentari già ci sono. Pian piano ci sentiremo tutti membri del P.d.L. e presto ci sarà una generazione P.d.L.". Ed aggiunge:"l'identità è nei contenuti, nei valori e nei programmi. L'orticello personale non è l'unico orizzonte della vita".
A chi poi fa notare come la scelta più marcatamente moderata possa allontanare l'elettore di destra dal nuovo soggetto politico Gasparri replica: "Pochi mesi fa quanto ha preso il P.d.L.? L'esperimento della Destra di Storace come è finito?" E rimarca: "Già si sono divisi. Ma pensare di saltare da una posizione all'altra non è possibile. Non amo gli arrampicatori, trovo più coerente la scelta di Storace". Il riferimento, ovviamente è a Daniela Santacchè: "Se ha fatto delle scelte fallimentari, non può pensare di rientrare. I professionisti della sconfitta e del mugugno non troveranno porte aperte nel P.d.L.".

Beh.... quest'ultima affermazione di Gasparri potrebbe valere anche per la nostra Capaccio.
Quanti nelle ultime elezioni amministrative hanno preferito al centro-destra, a cui a parole dicono di appartenere, le finte liste civiche di Marino, rimangano pure dove il vento dell'opportunismo li ha portati.
Il centro-destra sta riorganizzandosi e il P.d.L. comincia ad assumere contorni più precisi. Ciò significa che un'opposizione sempre più forte e valida comincia a prender forma.
Intanto sul PUC abbiamo avuto una vittoria completa sulla maggioranza, la quale ha dovuto assumere quale emendamento integrale le osservazioni contenute nel nostro documento assumendo importanti linee guida e principi in deroga, su questioni rilevanti, all'impianto ideato da Scairati e dal lavoro comune di tutto il centro-sinistra di governo.

Il centro-destra c'è!

L'ha dimostrato con un documento politico comune di tutte le sue componenti (F.I., A.N., A.S., D.C. per l'Aut.) che ha portato, anche, a serrare le file in Consiglio Comunale, con Troncone, Mauro e Voza firmatari e propositori di tale documento politico.

L'amministrazione Marino e i gruppi consiliari che lo sostengono pur di portare a casa l'unanimità sul PUC hanno dovuto abdicare a sostanziali modifiche, su punti fondamentali, degli indirizzi programmatici.

Siamo alla svolta.
Si passa da un'opposizione anarchica e disorganizzata ad una più organica e coordinata, sia per l'ambito squisitamente politico che per quella in Consiglio Comunale, dove sin ad ora si era sentita in prevalenza solo la voce del gen. Troncone.

Per aspera ad astra!

enzodisirio

Nessun commento:

Posta un commento

Gli interventi sono moderati.
Sono graditi suggerimenti, critiche e osservazioni.
Gli interventi irrispettosi ed offensivi verrano moderati.