
Oggetto: Statuto società “Capaccio-Paestum Servizi s.r.l.”. Modifiche ed integrazioni.
Atteso che non sono Pico della Mirandola, non avendo potuto ottenere la copia delle aggiunte e varianti ai vari articoli dello statuto” in modo da poter fare il taglia-incolla, non voterò questo e gli altri punti di cui non ho avuto la piena disponibilità, compresi quelli afferenti la Società Capaccio-Paestum Servizi srl. .
Il mio giudizio in proposito lo esprimerò compiutamente allorquando al mia “lentezza” nell’esame dei documenti mi consentirà di dare un giudizio più sereno.
Resta ferma comunque la mia avversità alla costituzione della società.
Ribadisco il mio no sia per principio “Sono contrario allo Stato/Ente pubblico interventista” sia perché non vedo le economie di base messe in premessa dal Direttore Generale nell’agosto 2007, sia perché allo statuto ed a tutto il resto non si è tolto il peccato originale , l’art. 10 (ora 8) che impone il Sindaco despota, padrone del vapore.Qualche consigliere di maggioranza in proposito, fra i denti si è lasciato scappare “Speriamo di non creare un’altra Helenia Paestum, qui si corre un grosso pericolo.”
Non è compito mio entrare nella coscienza del collega ma un aiuto posso darglielo riportando un inciso di un documento ufficiale di questo comune che tra l’altro afferma: “ … CONSIDERATO…che la ditta SARIM Srl, in data 19/02/2007 con nota prot. 7033, nel trasmettere la tabella FISE relativa al costo medio orario del lavoro per il personale da imprese esercenti i servizi di pulizia e servizi integrati multiservizi, aggiornata al mese di dicembre 2005, trasmetteva una nuova tabella dettagliata sul costo annuo del personale in pianta organica per i servizi di pulizia in questione, che ammonta a €. 99.384,02 IVA esclusa come per legge, comprensiva del costo del materiale di consumo e delle attrezzature da impiegare.Che ritenendo necessario effettuare una ricerca di mercato al fine di verificare la congruità dei costi di cui al quadro economico riepilogativo presentato dalla ditta SARIM srl, è stato chiesto alla Società Sistemi Sud con sede in via G. Sacco Capaccio Scalo, già affidataria di altri servizi da parte dell’Ente, di presentare apposito preventivo di spesa per i servizi di che trattasi.
Visto il preventivo presentato dalla Società Sistemi Sud, prot. N. 8203 del 26/02/2007, che per i servizi richiesti, propone un’offerta annua pari a €. 121.048,00 IVA esclusa come per legge….”
Vogliamo commentare?
Sinceramente non vorrei essere nei panni di quei dodici consiglieri che mossi da frenesia impulsiva hanno chiesto ed ottenuto l’istituzione di una commissione di inchiesta sul contratto SARIM.
Per amore di trasparenza massima ho avallato anche io il provvedimento.
Se l’esigenza di istituire una commissione di indagine è scaturita dal sospetto che il costo contrattato con la SARIM per la fornitura del servizio rsu e resto sia esagerato, cosa dire e pensare di questo raffronto ove una società “in house” alla quale forniamo uffici, energia elettrica, acqua ed altro per la fornitura di uno stesso servizio ci ha presentato un preventivo di spesa superiore del 22% circa?
Al solo pensiero che molte volte e per somme considerevoli interessiamo la Sistemi Sud per la fornitura di servizi senza procedere al preventivo esame di convenienza economica, mi vengono i brividi.
Che facciamo, apriamo un’altra inchiesta o ci convinciamo che non è per l’Ente Comune fare impresa se non dopo provata costrizione?
Che facciamo, apriamo un’altra inchiesta o ci convinciamo che non è per l’Ente Comune fare impresa se non dopo provata costrizione?
Vogliamo ascoltare o no le grida di dolore e le indicazioni che arrivano da Venezia e da Torino?
Vogliamo andare in controtendenza sia in tema di società a capitale pubblico e costi della politica con il proliferare di consulenti? .
Se secondo lor Signori è redditizio proseguire sulla strada del sospetto "clientelismo" (la dizione usata dal generale è un pò più forte n.d.t.) e della certezza dei maggiori costi intrapresa con il ricorso alla Società di Somministrazione lavoro, della Società Capaccio-Paestum Servizi srl e cosi via , a voi l’onore e l’onere del voto; nel mio diritto rimane solo la possibilità della denuncia già fatta e che si legge anche tra queste righe.
Gen. Giuseppe Troncone.
Gen. Giuseppe Troncone.
Al termine del suo intervento il generale aveva preannunciato di non votare tale provvedimento e quelli connessi ma "contrariamente a quanto asserito" dice il gen. Troncone" sulla non partecipazione al voto sui vari argomenti di cui non mi era stata fornita copia della documentazione richiesta, ho partecipato al voto per la scelta del consigliere di minoranza quale membro della "Commissione di Controllo Analogo" in seno alla costituenda ed avversata Società Capaccio-Paestum Servizi srl".Il fatto è scaturito da pressanti richieste fatte dal Consigliere Mauro affinché il sospetto che la maggioranza abbia scelto il Presidente della Commissione Controllo e Garanzia ed i rappresentanti della minoranza nelle commissioni ottenute per voto diventasse cosa certa. Infatti l'esito del voto ha dato quale rappresentante di minoranza un consigliere di minoranza che palesamente vota sempre a favore della maggioranza e apertamente ha dichiarato di essersi appiattito sulla linea della maggioranza consiliare."
E questo è tutto!!!
Nessun commento:
Posta un commento
Gli interventi sono moderati.
Sono graditi suggerimenti, critiche e osservazioni.
Gli interventi irrispettosi ed offensivi verrano moderati.