Ero davvero indeciso.
Quando ho letto la notizia sono rimasto sorpreso dalla sua pochezza .
Certe letture sono davvero pessime nei contenuti come nelle forme (ancor di più lo sono i miei post).
A lettura ultimata mi sono detto che la cosa non potevo non commentarla dal mio osservatorio periferico. Ero solo indeciso sul titolo del post: "La cena delle beffe" o "Metti una sera a cena".
Due grandi film. Il secondo con un cast davvero grande e una più grande recitazione ( F. Bolkan, J.-L. Trintignant, Annie Girardot, L. Capolicchio, T. Musante, Silvia Monti, Mariano Rigillo e Adriana Asti) e la regia di Giuseppe Patroni Griffi.
Il primo un film di Alessandro Blasetti, con Osvaldo Valenti, Clara Calamai ( il primo nudo della storia del cinema italiano), Memo Benassi, Amedeo Nazzari, ecc. Un film di vendetta e intrighi.
Alla fine la scelta è dipesa anche dalla grande colonna sonora di Ennio Moricone.
Ma veniamo alla questione.
Le indiscrezioni giornalistiche di solito danno un'immagine della politica veramente di basso profilo. Un esempio, purtroppo troppo calzante, è quello della corsa nel centro-destra alla candidatura alla poltrona presidenziale della Provincia di Salerno. Se poi come appare nella maggior parte dei casi la fuga di notizie è voluta da qualche interessato allora si supera anche il trash per diventare una forma molto sciocca di autopromozione.
Il "Salernitano" del 29 agosto, ci regala una perla di giornalismo d'inchiesta.
Un tal giornalista, anche se il suo sembrerebbe l'occhio indiscreto di una vecchia comare, Mario Amelia, ci informa di una serata storica per le sorti della politica provinciale salernitana: "mettete a cena 4 politici del centro-destra, proprio quando si dice che si deve decidere del candidato alla Presidenza della Provincia, il giusto clima dopo una settimana di scontri e di polemiche, magari favorito anche dalla splendida locations, e il Popolo della Libertà ritrova l'unità".
A prescindere che l'introduzione all'articolo è forviante, perchè non fa che promuovere la convinzione nell'ingenuo lettore che i politici "quando si tratta di mangiare" trovino sempre l'accordo. Ma soprattutto perchè non si capisce di quale unità parli e su cosa si sia trovata l'intesa. Se la cosa fosse stata tanto semplice da risolversi in una cena non si capisce perchè siamo stati bombardati quotidianamente da indiscrezioni, comunicati e repliche (vedi anche 1 e 2)
Comunque il ristorante era il "Giardiniello" di Minori, in Costiera Amalfitana. I politici in questione, l'on. Edmondo Cirielli, il commissario provinciale di AN, Antonio Iannone, il senatore di FI, Giuseppe Esposito ed il commissario prov. degli azzurri Alberico Gambino.
L'articolo dovrebbe indurci a pensare, se non conoscissimo i personaggi in questione, che chi sa quali chiarimanti ed intese siano state raggiunte.
In realtà non credo che l'ottimo Cirielli avrebbe chiuso un accordo senza la presenza del candidato di AN il sen. Nino Paravia, nè soprattutto senza l'intesa con chi realmente governa la federazione azzurra a Salerno, il ministra Mara Carfagna.
Solo un'operazione di falsa informazione. Furbizia da politica spicciola. Un modo per strumentalizzare una situazione e personaggi per altri fini, dopo le dichiarazioni pubbliche che restringevano la scelta del candidato del centro-destra a Soglia e Paravia.
La prova?
L'ultimo esempio di cattivo gusto, quasi un epitaffio:"un ultima nota riguarda chi ha pagato il conto,...., l'altro ieri sera la cena l'ha offerta il sindaco di Pagani Alberico Gambino".
Più chiare le parole di J. L. Trintignant nel film a proposito della cena in argomento: "infatti, non è una tavola, e una zattera".
Comunque godiamoci la splendida colonna sonora di Ennio Morricone:
Un ultimo video per rendere omaggio ad un grande dimenticato del cinema italiano: Alessandro Blasetti.
La cena delle beffe:
enzodisirio
Anche "indovina chi viene a cena?" poteva essere un titolo valido. si tratta di un bel un film (1967) di Stanley Kramer con Sidney Poitier, Katharine Hepburn, Spencer Tracy, Cecil Kellaway.
RispondiEliminaAntonio