domenica 8 febbraio 2009

Cari Nacarlo e Marino sulla sicurezza a Capaccio ancora non ci siamo.

Comunicato stampa


"Ancora una volta dobbiamo tornare sulla questione della sicurezza a Capaccio" a parlare il presidente del locale Circolo di A. N., dott. Franco Sica "Intanto registriamo il fallimento dell’ultima riunione del Comitato per la Sicurezza che è stato disertato dagli interlocutori istituzionali. Cosa, dobbiamo dire, assai grave e bisognerebbe, a questo punto, capire il perché".

"Inoltre" aggiunge " leggiamo sulla stampa che l’amministrazione comunale abbia optato per la tolleranza zero, per i pattugliamenti notturni, per il potenziamento dell’organico della polizia municipale. Tutto fumo negli occhi".

E aggiunge: "Infatti, in un colloquio informale avuto con l’assessore Nacarlo, avevamo richiesto diverse cose. A partire da un pattugliamento dei VV. UU. dei punti critici del territorio capaccese, cosa ben diversa, anche se dovuta e degna di nota, rispetto al controllo degli orari di chiusura dei locali. Questa iniziativa si doveva sposare con un’analoga pattuglia messa in campo dalle locali stazioni dei Carabinieri per il presidio notturno del territorio, in chiave di prevenzione e controllo, cosa che possono solo le forza di polizia, mentre i vigili possono avere, per funzioni, solo un ruolo di supporto. Quanto all’elevazione della locale stazione dei Carabinieri a Tenenza, in spirito di piena collaborazione bipartisan, avevamo manifestato all’assessore la nostra disponibilità anche a sostenere tale ipotesi presso i nostri referenti del governo nazionale. Ma Nacarlo, comunque sa bene che affinché l’iter abbia termine con l’apertura di una Tenenza operativa passeranno almeno uno o due anni. Nel frattempo che fare? "



"A nostro parere la sicurezza non si esaurisce alla sola azione di controllo e contrasto sul territorio. Cosa che i diretti interessati sembrano non comprendere. La sicurezza è un bene comune che vede la sua realizzazione in più ambiti a partire da cose apparentemente banali come una striscia pedonale. E’ qualcosa di complesso e multiforme, che va non solo perseguita ma progettata. Qui, l’amministrazione potrebbe giocare un ruolo importante. Ad esempio nella prevenzione attraverso la sensibilizzazione dei più giovani coinvolgendo le diverse scuole di ogni ordine e grado presenti sul nostro territorio. In tal senso gli assessorati alla Sicurezza, alla Pubblica Istruzione e alle Politiche sociali potrebbero coinvolgere le scuole in programmi ad hoc, sia in termini di formazione o di sensibilizzazione come sui temi della droga e sull’alcolismo, piaghe sempre più diffuse tra i giovani del nostro paese, (coinvolgendo anche le associazioni operanti sul territorio come Verso la Vita). Inoltre riteniamo si debba dare attuazione all’art. 208 del Codice della strada che stabilisce che i Comuni devono devolvere il 50% dei proventi delle multe alla sicurezza stradale e agli studi e ricerche sulla sicurezza".


Alla fine Franco Sica conclude ammiccante: "Riteniamo che il tema della sicurezza sia troppo importante per risolversi in iniziative estemporanee e senza reale incisività. In tal senso facciamo voto all’amministrazione comunale di rifuggire dalle solite logiche autoreferenziali e strumentali e di aprirsi alle proposte e alla collaborazione dei partiti di opposizione in maniera realistica e concreta e non in maniera apparente come fece sul PUC. Noi siamo pronti su questo tema ad una piena e sincera collaborazione e crediamo, come ama dire il nostro sindaco Pasquale Marino, che nelle istituzioni si opera nell’interesse esclusivo dei nostri concittadini al di là delle colorazioni politiche di ciascuno di noi. Noi ci siamo! Aspettiamo solo un cenno… un invito ufficiale".


«Vandali, serve prevenzione»

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