da "la Città di Salerno" — 15 aprile 2009 pagina 23 sezione: NAZIONALE
Capaccio. La locale amministrazione comunale, retta dal sindaco Pasquale Marino, prende le distanze, con un pubblico manifesto, dalla decisione dei funzionari dell’ufficio commercio di aver concesso la licenza a due nuovi supermercati. Sulla questione interviene, però, il circolo "Amici del Pdl", presieduto da Francesco Sica.
«E’ singolare che gli amministratori, sindaco in testa, disconoscano l’operato di funzionari alle proprie dipendenze». • «Anche chi distrattamente avesse letto quei manifesti - continua Sica - non può non porsi la domanda più che legittima, su quale gravissima inadempienza o non osservanza della legge questi funzionari abbiano dato corso. La vicenda diventa ancora più strana e misteriosa, quando si apprende che tali responsabili dell’ufficio commercio non hanno fatto altro che il loro dovere applicando la legge e dando corso a legittime richieste d’imprenditori economici. Allora è naturale domandarsi ma quale è la ragione dell’imbarazzo?».
• Sica solleva dubbi sulla posizione assunta dall’amministrazione che sembrerebbe giustificata dalla tutela dei commercianti locali, probabilmente risentiti per la nascita di altri due supermercati. «A spingere l’amministrazione Marino a prendere una posizione avversa a quella dei corretti funzionari comunali - aggiunge Sica - non sará stato solo l’inevitabile e giusto risentimento di tanti commercianti locali minacciati da questi nuovi "intrusi". Forse la ragione dell’imbarazzo nasce dal fatto che una delle attivitá a beneficiare di tali licenze commerciali è la catena di supermercati Super Alvi. A molti dei nostri concittadini tale sigla non dirá nulla, ma se aggiungiamo che partecipe della proprietá di tale catena commerciale è la famiglia dell’attuale presidente della Provincia Villani, nonché candidato presidente alle prossime elezioni nella stessa coalizione in cui è candidato Marino, allora le cose si chiariscono del tutto. La coincidenza della concessione di una licenza commerciale ad una societá vicina al candidato presidente nella cui compagine elettorale si schiera la maggioranza di centrosinistra di Capaccio, con la candidatura del suo uomo di punta, il sindaco Marino, potrebbe sembrare quanto mai sospetta. Allora per placare qualsiasi malevola interpretazione, hanno messo le mani avanti, riuscendo però in modo assai maldestro solo a sollevare un polverone ancora più grande sulla vicenda e a partorire un imbarazzante ed imbarazzato manifesto».
Angela Sabetta
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